di Pier Paolo Flammini
Una Samb inguardabile per almeno 45 minuti, volenterosa e nulla più nella ripresa: alla fine il punto è d’oro, ma la formazione rossoblù sembra una inespressa che viene a mancare soprattutto nelle capacità degli esterni, l’atteso Kerjota e un evanescente Battista, così che Eusepi non va oltre la presenza e poco più, al di là della rete decisiva nel finale su rigore. Meglio, ma senza mai tirare in porta, la ripresa, quando si è di nuovo passati al 4-2-3-1, e poi via via schierando tutti gli attaccanti, affidandosi al maggior tasso tecnico rispetto a un Notaresco che avrebbe meritato i tre punti per la linearità e semplicità del gioco espresso nella prima fase: un regista che distribuisce i palloni, onesti corridori al centro, un centravanti fisico che protegge bene il pallone, due esterni che puntano la porta e tirano.
Passano due minuti e la Samb va subito sotto: Braccia, che ci aveva per altro già provato, va al cross con una certa facilità dalla destra, la palla è un po’ lunga e supera tutti ma Quacquarelli è il più lesto a recuperarla e non ci pensa due volte a girarsi e scaricare di sinistro di prima intenzione, rasoterra forte sul primo palo che Orsini può solo deviare, 1-0.
Primo tempo tutto di marca abruzzese, con una conclusione di all’11’ con una grande risposta di Orsini in tuffo spettacolare e poi al 36’ è Di Pasquale a ritardare il tiro quasi a colpo sicuro con la palla respinta in angolo da Chiatante in rientro. La Samb? Tanta confusione, nonostante il grande spirito di Paolini (forse l’unico), Battista innocuo, Kerjota non pervenuto, e meno male che Gennari limita uno scatenato Sal che fa reparto da solo e crea molti problemi. Solo Eusepi va alla timida conclusione, di testa, su angolo di Kerjota, e l’attaccante poteva fare meglio trovandosi tutto solo sul secondo palo.
Nella ripresa la Samb è più propositiva, Palladini passa presto al 4-2-3-1 provando Kerjota trequartista con Baldassi esterno destro, senza esito sul fronte delle conclusioni ma almeno migliore per quanto riguarda la pressione. Poi con l’ingresso di Fabbrini al posto di un inconcludente Battista si sono viste le cose migliori, con il numero 10 che riusciva sempre a saltare l’uomo ma poi è dovuto uscire per un colpo ricevuto, si spera non sia uno stiramento. L’unico brivido, un calcio a due in area tirato da Kerjota, irriconoscibile rispetto alle stagioni senigalliesi, respinto dalla barriera. Attorno alla mezz’ora inoltre un probabile atterramento in area di Chiatante non è stato valutato falloso da parte dell’arbitro, unico elemento di discussione di una direzione sostanzialmente positiva.
Palladini alla fine le ha provate tutte, passando al 3-2-5 con Lonardo dietro al duo Eusepi-Moretti e proprio quest’ultimo, su lancio di Baldassi, ha bruciato la difesa di casa proiettandosi verso la porta avversaria, ma è stato caricato alle spalle al momento del tiro dal capitano Formiconi, ammonito. Così al 90’ Eusepi ha realizzato la sua seconda marcatura, calciando rasoterra alla destra di Loliva, proteso in tuffo senza riuscire a deviare la sfera. Nei sei minuti di recupero i rossoblù sognavano addirittura di vincere, ma di fatto il gioco frammentato non consentiva a nessuna delle due squadre di rendersi pericolose.
Una Samb brutta, inguardabile per 45 minuti, che in tre partite ha concluso pochissimo in porta avversaria e che ha seri problemi nella costruzione dell’azione. Si spera che il rientro di Guadalupi consenta di mettere ordine nel centrocampo rossoblù, altrimenti è notte.
«Dopo il gol preso non siamo riusciti a far girare la palla velocemente agevolando il loro lavoro, erano corti e tentavano di ripartire e abbiamo concesso un’altra occasione – ha dichiarato Palladini – Nella ripresa abbiamo provato a cambiare gioco, Fabbrini ci stava dando qualità, poi è arrivato il gol su rigore, poteva esserne dato un altro in precedenza: teniamoci stretto questo punto. Kerjota sotto tono? Non era un campo adatto ai giocatori tecnici e lo sapevamo. Abbiamo provato Bouah perché ci serviva un giocatore atletico su un campo che sapevamo pesante, mentre Eusepi è un po’ solo ma dipende dal fatto che non siamo riusciti a creare superiorità numerica sugli esterni con l’appoggio dei terzini. Guadalupi? Ci potrà dare delle soluzioni diverse per caratteristiche, anche se Paolini e Candellori hanno disputato una buona partita ma le loro caratteristiche sono diverse»
Il tabellino
NOTARESCO (3-5-2): Loliva; Pulsoni, Formiconi, Ferri; Braccia, Di Bartolo, Arrigoni, Di Cairano (27′ s.t. Agostini), Quacquarelli (32′ s.t. Forcini); Sall (27′ st Persano), Di Pasquale (25′ s.t. Ciutti). A disposizione: Santarelli, Kaial, Pellacani, Ndiaye, Carrozzo. Allenatore Mattia Evangelisti.
SAMB (4-3-3): Orsini; Chiatante (40′ s.t. Lonardo), Pezzola, Gennari, Bouah (8′ s.t. Orfano); D’Eramo (8′ s.t. Baldassi), Candellori, Paolini; Kerjota, Eusepi, Battista (18′ s.t. Fabbrini, 34′ Moretti) A disposizione: Semprini, Zini, Lulli, Tataranni. Allenatore Ottavio Palladini
ARBITRO: Riccardo Dasso di Genova, assistenti Lorenzo Cagiola di Roma 1 e Valerio Fatati di Latina.
Note: cielo velato, temperatura iniziale 22° C, prato con qualche irregolarità. Presenti 400 tifosi ospiti, circa 500 i tifosi locali. Prima della partita osservato un minuto di silenzio in ricordo di Totò Schillaci, scomparso in settimana, eroe dei Mondiali di Italia ’90. Marcatori: 2′ p.t. Quacquarelli (N), 45′ s.t. Eusepi su rigore (S). Ammoniti: Furlan 18′ s.t., Quacquarelli 30′ s.t, Formiconi 44′ s.t.. Angoli 3 -3, Recuperi: primo tempo 2; secondo tempo 6
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