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Ascoli, Carrera sul banco degli imputati: tre giorni per trovare rimedi alle tante difficoltà

CALCIO - Nessun colpo di scena all'indomani della deludente sconfitta contro la Lucchese: il tecnico classe 1964 resta in sella fino alla (forse decisiva) trasferta di Carpi. Avrà a disposizione tre allenamenti per trovare correttivi alle criticità emerse: dalle difficoltà nella manovra a distanze troppo lasche tra i reparti, passando per un pressing uomo su uomo che lascia a desiderare
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(foto Ascoli Calcio)

di Salvatore Mastropietro

 

Se già il clima respirato al “Del Duca” durante e dopo Ascoli-Lucchese era apparso piuttosto ostile nei suoi confronti, le dichiarazioni del direttore sportivo Emanuele Righi non hanno di certo migliorato la posizione di Massimo Carrera. Con 7 punti nelle prime 5 giornate, che in questo momento collocano i bianconeri al nono posto in classifica (in attesa dei posticipi del lunedì), è inevitabile che la panchina del tecnico classe 1964, che sconta anche il fatto di aver comunque contribuito – per quanto in misura minore rispetto al predecessore o ad altre componenti dell’ambiente – alla retrocessione dello scorso maggio, inizi a traballare.

 

A meno di clamorose sorprese dell’ultimo minuto, comunque, l’allenatore lombardo avrà a disposizione almeno il prossimo match, in programma giovedì alle 18,30 sul campo del Carpi, per scacciare via i fantasmi dell’esonero. Servirà molto di più di quanto fatto fatto vedere finora, tuttavia, per convincere proprietà e dirigenza, non solo a livello di risultato ma anche e soprattutto per quanto riguarda la prestazione. Nonostante i tre vestiti tattici cambiati in questa prima parte di stagione (4-3-3, 3-4-3 e 4-2-3-1), il suo Ascoli non ha mai convinto sul piano del gioco, riuscendo a sfruttare il proprio potenziale soltanto a tratti.

 

Marsura e Bertini in azione (foto Ascoli Calcio)

Ciò che ha maggiormente preoccupato la tifoseria e non solo, è proprio la mancanza di passi in avanti sotto questi punti di vista. A prescindere dagli aspetti tattici, è emersa fin dal precampionato una tendenza abbastanza ricorrente nel concedere grandi spazi in mezzo al campo agli avversari, spesso liberi di palleggiare senza pressione e di attaccare frontalmente la retroguardia bianconera. La marcatura a uomo, spesso operata da Carrera in questo inizio di campionato, non ha aiutato nel mantenere ordine in fase difensiva, come dimostrano ad esempio le posizioni degli esterni alti Tirelli e Marsura, spesso costretti a rincorrere i diretti avversari fino agli ultimi trenta metri.

 

Adjapong durante il match contro la Lucchese (foto Ascoli Calcio)

Inoltre, le criticità nella manovra offensiva e la difficoltà nel sviluppare azioni pericolose degne di tal nome sono probabilmente le problematiche che maggiormente balzano agli occhi. Anche ieri contro la Lucchese si è ripetuto uno “schema” ricorrente: uscita bassa orientata dalla Lucchese sull’out di destra bianconero con palla ricevuta da Adjapong che, libero di alzare la testa, non ha avuto praticamente mai a disposizione alternative per giocare il pallone in modo “pulito” (complice un Varone alzato sulla linea di Tremolada ed un Bertini spesso troppo distante dall’azione) ad eccezione del lancio lungo a cercare i propri uomini offensivi, ben controllati dalla difesa rossonera.

 

PICCHIO VILLAGE – La squadra ha ripreso questo pomeriggio la preparazione agli ordini di Carrera. Domani e mercoledì sono in programma allenamenti mattutini. Nel pomeriggio del 25 settembre i bianconeri partiranno alla volta di Carpi.


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