di Lino Manni
“Che confusione, sarà perché ti amo, è un emozione che cresce piano piano”, cantano i Ricchi e Poveri.
Al “Del Duca” l’amore per i bianconeri c’è ma quanta confusione. Le emozioni non crescono piano piano perché…non ci sono. Contro la Lucchese solo brividi per i pericoli portati dai rossoneri ospiti scesi in campo con una maglia-pigiamino color beige.
Dopo la vittoria con il Milan Futuro speravo nel bis. Invece si torna sulla terra, anzi sottoterra. Nella prima frazione di gioco la squadra di Carrera in pratica non tira mai in porta. Si gioca con lanci lunghi nella speranza di vincere qualche duello individuale. Per fortuna il punteggio resta sempre sullo 0-0. Ma si corrono troppi rischi. Nella ripresa il palo del lucchese Antoni probabilmente sposta un po’ la porta perché poco dopo Saporiti centra l’incrocio dei pali. Eurogol.
La marcatura dà una svegliata alla compagine bianconera che ha la forza e la fortuna di pareggiare grazie a Corazza, uno che, se gli dai qualche pallone, lo mette dentro. Sembra fatta ed invece arriva la…disfatta. Ultimo minuto: paurosa mischia in area bianconera con giocatori che cadono a terra, che si strattonano, si abbracciano ma che sembra risolta quando il portiere Livieri agguanta la sfera. Mentre si torna verso il centrocampo il guardalinee si veste da var richiamando l’arbitro. Calcio di rigore. Un penalty da mandare alla trasmissione “Chi l’ha visto” su Rai Tre. Beffa al novantesimo e si passa da luci a San Siro a fischi al “Del Duca”.
Forse sarebbe il caso di cambiare divano nella speranza di cambiare rotta. Questo è scomodo e non è certo l’ultima moda.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati