Rubavano auto lungo la costa, in 15 “salvati” dalla riforma Cartabia

Grazie alla riforma Cartabia e alla nuova disciplina sulla procedibilità solo a querela per i reati di furto aggravato, tutti i 15 imputati coinvolti in una serie di furti d’auto tra le Marche e l’Abruzzo sono stati prosciolti, poiché non è stata presentata querela o, nei pochi casi in cui era stata sporta, è stata successivamente ritirata. La stessa Procura è stata di fatto ‘costretta’ a chiedere oil proscioglimento di tutti gli imputati, disposto infine dal giudice delle udienze preliminari Barbara Caponetti.

I fatti risalgono a ottobre 2018, quando ad Ascoli, San Benedetto, Vasto, Foggia e Cerignola, i carabinieri misero in atto un’operazione che coinvolse decine di militari per eseguire 15 ordinanze di custodia cautelare in carcere e di obbligo di dimora. I provvedimenti erano stati emessi dal tribunale di Ascoli su richiesta della Procura, nei confronti di persone, tutte originarie di Foggia, ad eccezione di un cittadino di nazionalità romena. Gli indagati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata ai furti d’auto e alla ricettazione di parti di esse, nonché di concorso in furto aggravato e tentato furto di autovetture, episodi che si sarebbero verificati dal novembre 2017

Gli obiettivi erano auto seminuove e di lusso, che venivano rubate prevalentemente di notte tramite l’uso di centraline riprogrammate in base al modello del veicolo. Le indagini avevano accertato che, partendo da Cerignola, i ladri si muovevano con auto a noleggio e, suddivisi in gruppi da tre o quattro, raggiungevano le coste di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, dove rubavano veicoli in sosta. Le vetture venivano poi la notte stessa condotte a Cerignola, per essere smontate allo scopo di rivendere i pezzi nel mercato nero dei ricambi d’auto.

P. Erc.