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Cartiera Papale chiusa da luglio, in attesa del nuovo Consiglio provinciale

ASCOLI - Mentre gli amministratori locali si apprestano ad affrontare gli ultimi giorni prima del voto di domenica 29 settembre, da oltre due mesi musei, biblioteca e spazi un tempo meta di studenti e visitatori sono inaccessibili
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di Federico Ameli

 

Sono ore decisive per il destino della Provincia di Ascoli. Sindaci, assessori e consiglieri dei 33 comuni del Piceno sono alle prese con le ultime ore di un’atipica campagna elettorale in vista delle urne di domenica 29 settembre, data in cui gli amministratori locali saranno chiamati a rinnovare il Consiglio provinciale che affiancherà il presidente Sergio Loggi.

La Cartiera Papale

 

Mentre proseguono senza sosta i contatti tra candidati, rappresentanti comunali e politici locali di ogni schieramento, in attesa del verdetto le urne elettorali hanno già uno sconfitto, decretato ben prima dell’apertura delle votazioni.

 

Con le attenzioni provinciali rivolte altrove, a perdere su tutta la linea fin qui è la Cartiera Papale, chiusa dallo scorso luglio per via del ben noto dissesto finanziario che ha condizionato questi ultimi mesi di Amministrazione a Palazzo San Filippo.

 

Un sito particolarmente frequentato, almeno fino a poche settimane fa, costretto improvvisamente all’abbandono e alla contestuale chiusura degli spazi culturali di cui utenti di ogni età potevano fruire fino alla sospensione forzata di ogni attività.

Palazzo San Filippo, sede della Provincia di Ascoli

 

Scolaresche in visita, ma anche studiosi, appassionati, rappresentanti di associazioni e amanti della cultura devono ad oggi fare i conti con una chiusura che si protrae da fin troppo tempo. A preoccupare, in particolare, è l’attesa legata al risultato elettorale di domenica, che oltre a eleggere i nuovi 10 consiglieri provinciali potrà dire molto, con tutta probabilità, del destino della Cartiera Papale.

 

Dalla biblioteca di storia contemporanea intitolata a Ugo Toria e le sue migliaia di volumi abbandonati alla polvere al Museo della Carta, senza dimenticare il Museo naturalistico “Antonio Orsini”, le esposizioni artistiche e gli eventi congressuale a carattere culturale, sono davvero in molti a dover portare pazienza, quantomeno per qualche giorno. Nella speranza che il nuovo Consiglio possa portare in dote una doverosa riapertura.

 


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