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La partita dal divano: Ascoli, il punto di Carpi come un brodino per gli ammalati

SERIE C - Per guarire ci vuole ben altro che lo scialbo 2-2 in terra emiliana. La vittoria non arriva, l’esonero del tecnico Carrera sì. La “bacchetta”, non certo magica come quella di Harry Potter, passa a Ledesma: speriamo che questo sia il giusto rimedio per la squadra
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di Lino Manni

 

Il punto di Carpi come il brodino per gli ammalati: un leggero sollievo ma per guarire ci vuole ben altro. Mi accomodo sul divano pensando ad un giovedì da Europa League… ma è solo una partita di Serie C. Ma l’Ascoli è l’Ascoli e la passione è al di sopra di tutto. Spero in un pronto riscatto dopo la figuraccia con la Lucchese. I presupposti ci sono ma Tirelli invece di tirare in porta passa il pallone al portiere avversario.

Massimo Carrera (foto Ascoli Calcio)

 

L’agonismo non manca ma sul più bello arriva il vantaggio del Carpi. Il piede di Cozzoli mette fuori causa il portiere Livieri. Ma i bianconeri non si abbattono. C’è una buona reazione: grinta e voglia di fare non mancano. Ma gli errori sono ancora troppi. A centrocampo Varone contrasta tutti e tutto, Bando è sempre elegante nei disimpegni ma alla squadra manca fluidità nel gioco. Il Carpi, neo promosso, è poca cosa e allora arriva il pareggio. Cozzoli si trasforma in centravanti e realizza un pari più che giusto. Esce Varone per infortunio ed allora le chiavi del centrocampo vanno a Bando. Si va al riposo con un risultato tutto sommato giusto.

 

Nella ripresa una difesa a dir poco imbarazzante prende gol dopo pochi minuti. Carrera in panchina non si sa se stava pensando a qualche mossa tattica o a fare le valigie. La squadra, senza un filo logico, si affida alle iniziative e alle inventive dei singoli. Con l’acqua alla gola, l’Ascoli si butta in avanti rischiando qualche ripartenza del Carpi. La reazione bianconera porta il pareggio del solito Corazza in una delle poche, ma belle azioni, prodotte dai bianconeri. Poi si apre l’occasione per vincere con i padroni di casa rimasti in dieci.

 

Carrera, preoccupato sia per la conferma che per il risultato, mette in campo tutti gli attaccanti a disposizione. La vittoria non arriva, l’esonero del tecnico sì. La “bacchetta”, non certo magica come quella di Harry Potter, da Carrera passa a Ledesma: speriamo che questo sia il giusto rimedio per la squadra.


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