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“Altrove. Dimensioni oltre il visibile”, in mostra anche il Piceno

CUPRA - Tredici artisti di livello nazionale hanno animato la collettiva nel nuovo spazio espositivo ricavato sotto il loggiato del Palazzo Comunale. Pittura, collage, sia classico che tecnologicamente più avanzato, fotografia, scultura. E un manipolo di creativi che provenienti dalla nostra provincia
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di Walter Luzi

 

L’Arte e la Dea. A Cupra Marittima si è chiusa ieri la mostra collettiva di arte contemporanea “Altrove” ospitata per quasi un mese nel nuovo spazio espositivo ricavato sotto il loggiato del Palazzo Comunale. Una scommessa per l’amministrazione del sindaco Alessio Piersimoni, e per Serena Scaramucci, curatrice della manifestazione. Una scommessa vinta, almeno a giudicare dalla buona affluenza di pubblico. Un passo importante nell’offerta di qualità da parte del Comune, vincitore di un bando del Ministero dell’Interno, e che ha trovato nell’impresa culturale e creativa di Campobasso, JustMO’, il supporto ideale per la Scaramucci nell’allestimento tecnico e nella grafica.

Alcuni degli artisti che hanno esposto a Cupra

 

È nata così “Cupra a regola d’Arte”. Tredici gli artisti di livello nazionale, tutti con un bel bagaglio di mostre collettive e personali alle spalle, in catalogo. Tutto, o quasi, il ventaglio delle diverse tecniche e stili rappresentato nella mostra. Pittura, collage, sia classico che tecnologicamente più avanzato, fotografia, scultura. Espressioni creative di arte moderna, e ispirazioni che si perdono nella notte dei tempi, nei miti antichi a cui la cittadina rivierasca è indissolubilmente legata. Così come tutto il territorio vuole legarsi agli artisti stessi, dedicando la prima fase della manifestazione alle residenze di artista.

 

Una novità assoluta per la cittadina, con quattro artiste che hanno eseguito degli interventi site-specific. Un trait d’union con la località legato al mito che l’ha originata. Quello della Dea Cupra. “Nata dal blu” il suggestivo titolo del filo conduttore ispirato dalla Bona Dea dei Latini. Fertilità, rigenerazione, feconda rinascita che non può fare a meno dell’acqua, sorgente di vita. Ma anche, spostando lo sguardo verso l’infinito orizzonte del mare, la sete di avventura, il desiderio, connaturato nell’uomo, di osare sfidare l’ignoto. E ancora, il voler arrivare a conoscere il misterioso sconosciuto, oltre i ristretti confini di sé stessi, o di quelli, altrettanto ristretti, conosciuti. Verso un altrove più radicale ed intimista. Altrove.

 

“Altrove. Dimensioni oltre il visibile”. Appunto. È stato questo il titolo, e il fil rouge, che ha legato tutte le opere e i linguaggi in mostra nel lungo e variegato percorso espositivo.

 

«Questa iniziativa  – dice Serena Scaramucci apre il pubblico a nuovi sguardi e a nuove prospettive sull’arte contemporanea. Un buon punto di partenza verso nuove future esperienze di Cupra Marittima in questo settore».

 

E per scardinare il famoso detto nemo propheta in patria che ha coinvolto anche l’unica artista locale presente nella rassegna. La trentottenne cuprense dai natali sambenedettesi Raffaella Carboni. Di San Benedetto anche la fotografa Francesca Marchetti, molto apprezzata con il terzetto di artisti ascolani costituito da Ivanco, Massimo Murano e Riccardo Sgattoni. Ma sono stati tanti quelli venuti da più lontano per mostrare le loro opere. Come Mariangela Artese, di Vasto ma trapiantata a Bilbao. Chiara Marchesi è arrivata da Lodi, e la fotografa Ilaria Feoli, invece, da Avellino. Fra le marchigiane sono molto quotate Paola Tassetti di Civitanova Alta e la fotografa di Jesi Francesca Tilio che vanta anche esperienze internazionali.

 

Il prossimo appuntamento con l’arte a Cupra Marittima è già fissato per il 13 ottobre, quando prenderà il via “Cupra per l’ambiente”. In programma ci saranno anche le restituzioni dei progetti Residenza d’artista appositamente realizzati, come detto, in questa occasione.


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