di Pier Paolo Flammini
Bum bum Samb. Pokerissimo rossoblù contro L’Aquila, formazione accreditata di essere la favorita per la vittoria del campionato, sommersa sotto cinque reti che non danno alcun tipo di scusante agli abruzzesi, arrivati forti di una compagine fin qui scintillante, guidata da un allenatore vincente ed esperto come Pagliari e accompagnata da 800 tifosi (in tutto saranno quasi 6.700 i presenti).
Capolavoro tattico quello di mister Palladini, che cambia 4 giocatori rispetto alla settimana precedente e soprattutto modulo di gioco, rinforzando la difesa e l’attacco e non perdendo nulla sulla mediana dove Guadalupi ha incantato e Candellori è stato straripante sia in marcatura che in fase propositiva. Mentre dietro non è stata lasciata neanche una opportunità.
Dopo le piogge delle ultime 36 ore, il prato del “Riviera delle Palme” si presenta finalmente in condizioni rispettabili: non ancora al top, ma giocabile. Fra due settimane tornerà ai livelli di un anno fa. La Samb cambia ben 4 uomini rispetto all’opaca prova di Notaresco: dentro Guadalupi, finalmente in campo dopo le tre giornate di squalifica, Zini terzino destro al posto di Chiatante, Baldassi strappa la maglia da titolare a Battista, Lonardo viene schierato sottopunta nel 4-2-3-1 finale (o 4-4-2 a seconda delle situazioni). A farne le spese, Paolini e D’Eramo, che finiscono in panchina con Chiatante, e Lulli che si accomoda in tribuna. Beccato dal pubblico di casa l’attaccante ospite Daniel Giampaolo, “reo”, agli occhi dei tifosi, del voltafaccia avvenuto nel calcio mercato di gennaio quando convinse la Recanatese a svincolarlo per arrivare alla Samb e invece poi firmò per l’Ancona.
Già in avvio si nota una Samb diversa, e l’innesto di Guadalupi, che gioca spesso di prima e fa girare velocemente la palla, si percepisce visivamente. Il primo quarto d’ora è equilibrato, ma poi attorno al ventesimo minuto la Samb ottiene il predominio netto del gioco, con l’asse sinistro che funziona alla perfezione con Orfano e Baldassi, Zini appoggia spesso Kerjota, Lonardo che galleggia tra le linee. E dopo alcuni tentativi arriva il gol magistrale di Baldassi al 29′: “magie” in un fazzoletto di Guadalupi e Kerjota che poi trova l’assist centrale per l’ex Ischia il quale si avventa sulla sfera e dal limite calcia di destro e la mette dove è impossibile arrivare, sul secondo palo.
Esplode il “Riviera” ma per la Samb è solo l’apertura dello spumante, i calici si devono ancora riempire. Così al 37’ ancora Kerjota inventa un altro assist, Lonardo in profondità si accentra ma viene atterrato da Mantini al limite dell’area piccola: doppia ammonizione e rosso per Mantini. Eusepi poi raddoppia con freddezza mettendola all’angolino. Il primo tempo si conclude 2-0 con il vantaggio numerico, una partita segnata.
Ma nella ripresa i rossoblù non giocano per amministrare: attaccano sotto la straripante curva di casa e al 9’ il piede fatato di Kerjota, stavolta da calcio d’angolo, pesca la testa di Lonardo che infila la palla dopo che questa ha colpito il palo interno. Finita qui? Macché! Al 14’ c’è gloria personale anche per Kerjota: stavolta è lui a segnare a tu per tu con Michielin, dopo un retropassaggio sbagliato di Di Santo. E ancora: l’estroso albanese riceve da Pezzola che palla al piede taglia il campo in due, poi ubriaca un avversario e infila una palla tagliatissima che trova Eusepi tutto solo sul secondo palo, sulla linea di porta, per il 5-0, quarta marcatura stagiona e la prima su azione.
Rossoblù incontenibili, L’Aquila inguardabile, con il temuto tridente Giampaolo-Belloni-Banegas incapace di realizzare una rete e persino un tiro. Mister Pagliari in sala stampa ha poco da aggiungere: «Quando si perde 5-0 non ci sono giustificazioni, ma il campionato non finisce oggi, dalla prossima settimana ci rimettiamo al lavoro, i cavalli vincenti si vedono alla fine».
Palladini ha elogiato i suoi calciatori togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa: «Lonardo lo avevo visto a L’Aquila nell’unica sua partita da titolare, è un giovane che ha ampi margini di miglioramento, oggi ha fatto la sua parte. Contento per Kerjota che si è sbloccato, abbiamo cambiato perché mettendo Zini in difesa deve giocare Lonardo come under. So che a San Benedetto in D anche se si pareggia è un funerale, forse in Serie C mi è capitato una volta che il pareggio fuori casa sia stato accettato, a Notaresco volevamo giocare in questo modo ma dopo essere passati in svantaggio loro si sono chiusi dietro su un campo impossibile, ma nessuno ha sottolineato che comunque l’abbiamo ripresa e c’erano due rigori prima di quello assegnato. Io le critiche me le prendo, ho detto ai giocatori oggi di mettercela tutta davanti a un pubblico incredibile, e che qui si vedono se si è davvero calciatori, ma non accetto le cattiverie, mi dispiace per il direttore De Angelis che ha allestito una rosa molto importante. Io non ho i social ma certo se i calciatori vanno su Facebook ci restano male di fronte a certe affermazioni».
Il tabellino
SAMB (4-4-2): Orsini; Zini, Pezzola, Gennari, Orfano (40′ s.t. Tataranni); Kerjota (34′ s.t. D’Eramo), Guadalupi (31′ s.t. Paolini), Candellori, Baldassi (15′ s.t. Battista); Lonardo, Eusepi (27′ s.t. Moretti). A disposizione: Semprini, Chiatante, Tourè, Cantarini,. Allenatore Ottavio Palladini.
L’AQUILA (4-3-3): Michielin; Gueli (12′ s.t. Tatullo), Alessandretti, Brunetti, Di Santo (27′ s.t. Zuccherato); Keita (1′ s.t. Giandonato), Del Pinto, Mantini; Banegas, Belloni, Giampaolo (1′ s.t. Misuraca). A disposizione: Negro, Guidobaldi, Mancini, Russo. Allenatore Giovanni Pagliari.
NOTE: cielo sereno, discreta brezza da nord, prato in discrete condizioni (pioggia a tratti sabato e domenica mattina). Spettatori 6.624
MARCATORI: 29′ primo tempo Baldassi, 38′ Eusepi (rigore). Secondo tempo: 9′ Lonardo, 14′ Kerjota, 25′ Eusepi
AMMONITI: 11′ Orfano, 18′ Mantini, 37′ Mantini, secondo tempo 9′ Lonardo, 35′ Banegas
ESPULSI: 37′ Mantini
ANGOLI: 6-8 (primo tempo 1-3)
RECUPERI: primo tempo nessuno, secondo tempo nessuno.
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