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Il ministro Schillaci all’apertura del Congresso dei medici cattolici: «Liste di attesa, tutela degli operatori e universalità al centro delle azioni di governo»

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di Maria Nerina Galiè

(Foto di Davide Quaresima)

 

Scienza e fede vanno di pari passo per i medici cattolici riuniti, da oggi 3 ottobre a sabato 5, per il Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (Amci) dal titolo: “Maestri di Umanità: I Medici di fronte alle Sfide Contemporanee”.

 

Il dottor Stefano Ojetti, segretario nazionale Amci

Un titolo, quello scelto dall’associazione, di cui quest’anno ricorre l’80esimo anniversario della fondazione, su cui riflettere nell’era della tecnologia, della difficoltà per molti ad accedere alle cure, dell’età della popolazione che s’innalza sempre di più, della poca propensione all’ascolto, della parola “azienda” che ha sostituito “ospedale”.

 

Sono stati tutti argomenti toccati nella serata di apertura del congresso, i cui lavori si apriranno domani (sotto il programma),  in un gremito teatro Ventidio Basso, ad Ascoli, dal segretario nazionali Amci e padrone di casa in quanto ascolano, dal dottor Stefano Ojetti, dal presidente nazionale Amci Filippo Boscia, dal cardinale Edoardo Menichelli, assistente spirituale nazionale Amci, e dal ministro alla Sanità Orazio Schillaci.

 

Il vescovo Gianpiero Palmieri

Tutti hanno voluto ringraziare il ministro Schillaci per la partecipazione, per primi il vescovo Gianpiero Palmieri nel suo saluto di benvenuto ai presenti, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, il Commissario Sisma Guido Castelli, in platea insieme alle altre autorità civili e religiose, tra cui il comandante della Legione Carabinieri Marche, generale di Brigata Nicola Conforti.

 

Il congresso è stato inaugurato dalla concelebrazione eucaristica, alle ore 16.30 in Cattedrale, presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli, assistente spirituale nazionale Amci.

L’apertura è terminata al teatro Ventidio Basso con la prolusione del cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, Gran Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana, e dal titolo: “La Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas Infinita”: Contenuti dottrinali e dialogo con la scienza”.

 

Il presidente nazionale Amci Filippo Boscia

Il presidente Boscia, rivolgendosi al ministro Schillaci, tra i vari argomenti, spronando tutti i colleghi «verso l’etica di un servizio compassionevole, ripristinando attraverso l’ascolto l’alleanza tra medico e paziente» si è soffermato sul tema «”dell’età grande” che  dovrebbe essere riconosciuta come patrimonio dell’umanità.

Invece la malattia che caratterizza la categoria è la solitudine per lo sradicamento e l’allontanamento dal nucleo familiare. La persona affaticata o addirittura non autosufficiente non va lasciata sola ma la famiglia deve anche essere in grado di affrontare cure per patologie o palliative. Le leggi ci sono ma spesso è difficile attuarle».

 

 

«Il tema del congresso – ha detto il cardinale Edoardo Menichelli, in poche e lapidarie parole – è delicatissimo. Dobbiamo recuperare il valore della vita, della relazione con la persona. Ma anche recuperare un vocabolario: ora non si dice più ospedale ma azienda, termine pericoloso perché vuole dire guadagnare. Qualsiasi economia conta meno della persona umana. Lo Stato ha bisogno di un popolo sano, quindi il denaro per la spesa sanitaria non è un costo ma un investimento».

 

Tre i punti che il ministro Schillaci, socio onorario Amci,  ha rimarcato nel suo intervento: «Una delle sfide di oggi è l’universalità su cui si fonda il sistema sanitario, per tanti anni caratterizzato dall’assenza di una riforma, che ha finito per impattare sulle cure, ma anche di governance regionali che non hanno gestito bene le risorse creando disuguaglianze territoriali.

Il ministro Orazio Schillaci

Ecco allora il problema delle liste attesa su cui stiamo operando una revisione per garantire a tutti il diritto alle cure, con misurazione dei tempi e monitoraggio delle criticità per intervenire.

 Assistiamo ad un’ondata di aggressioni contro gli operatori sanitari. Il medico ha perso l’autorevolezza all’interno della società ma questo accade anche per il venir meno dell’alleanza paziente medico.

E’ pertanto urgente ripristinare un rapporto di cura basato sulla reciprocità. Ma nel frattempo stiamo mettendo in campo tanti interventi, come l’inasprimento delle misure per difendere medici e infermieri, ma anche incentivi per rendere nuovamente attrattiva la sanità pubblica. 

L’intelligenza artificiale consente di studiare e avere a disposizione cure efficaci, la digitalizzazione sanitaria deve però restare servizio dell’uomo e non superare l’umanità delle cure. L’innovazione è un supporto e non un sostituto del professionista». 

 

IL PROGRAMMA 

Domani, venerdì 4 ottobre, nella Pinacoteca Civica, l’apertura dei lavori: cinque tavole rotonde che affronteranno varie tematiche, dai “Diritti Umani Violati” che vedrà la partecipazione di Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale di Azione Cattolica, don Aldo Buonaiuto, animatore spirituale della Comunità Papa Giovanni XXIII, Paola Binetti, direttore Dipartimento Ricerca Educativa e Didattica – Università Campus Biomedico di Roma, Don Maurizio Patriciello parroco di Caivano, fino alla “Relazione Medico-Paziente” con monsignor Massimo Angelelli direttore dell’Ufficio della Pastorale della Salute della Cei e Filippo Boscia presidente nazionale Amci.

Tra le tematiche che si affronteranno, il “Sistema Sanitario Regionalizzato: Diseguaglianza nelle Cure” che vedrà una lectio magistralis di Mariella Enoc, già presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e tra le massime esperte in materia, e una relazione di Filippo Anelli presidente nazionale della FNOMCeO.

 

Non poteva mancare una sessione dedicata alla “Medicina ipertecnologica nel futuro dell’Umano”, tema che sarà trattato da Benedetta Giovanola, full professor of Ethics University of Macerata, dDirettore della I Cattedra Europea di Etica per una Europa digitale inclusiva, da Gaetano Scamarcio direttore istituto di Nanoscienze del CNR e Ordinario di Fisica sperimentale Università degli Studi di Bari e da Bruno Dallapiccola direttore scientifico emerito ospedale pediatrico Bambin Gesù – IRCSS.

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