di Salvatore Mastropietro
Sembrava tutto fatto per l’approdo di Attilio Tesser sulla panchina dell’Ascoli. Le parti avevano raggiunto l’accordo nella giornata di ieri sulla base di un accordo di un anno e nove mesi fino al 30 giugno 2026 ed il classe 1958 si era messo in viaggia in mattinata per la città picena. Restavano, tuttavia, due principali nodi da sciogliere: uno burocratico, legato alla risoluzione del contratto che attualmente lega il tecnico veneto alla Triestina fino a fine anno, e uno tecnico, riguardante invece la composizione dello staff.
Entrambi i punti sono rimasti irrisolti. Con gli alabardati non è stata infatti formalizzata la rescissione. I biancorossi sono alla ricerca di un allenatore e hanno allertato proprio Tesser per un suo ritorno in panchina a causa delle difficoltà riscontrate nei colloqui con gli altri allenatori in corsa (Breda, Torrente e Venturato su tutti). Inoltre, secondo quanto riportato da fonti vicine al tecnico riprese dall’esperto di mercato Alfredo Pedullà, a far desistere Tesser avrebbe contribuito anche la sopraggiunta indisponibilità di un componente dello staff del tecnico per motivi personali.
L’Ascoli, che pensava di aver risolto la questione allenatore in vista dell’importante sfida di domenica contro il Pescara, è stato inevitabilmente spiazzato dall’accaduto. Da valutare, adesso, se a guidare la squadra nella gara contro gli abruzzesi sarà ancora Cristian Daniel Ledesma, che ha regolarmente condotto gli allenamenti degli ultimi due giorni ma che era in procinto di preparare la prossima gara della Primavera, o se, in alternativa, si cercherà di convincere in tempi brevi un altro allenatore esperto. Il nome sondato negli ultimi giorni, prima di giungere all’accordo con Tesser, era stato quello di Domenico Di Carlo, lo scorso anno alla Spal dopo numerose panchine importanti tra Serie A, B e C.
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