I sindacati Cgil, Cisl, Nursing, Fials e Ugl Salute hanno invitato tutti i sindaci della provincia ad un incontro, già fissato per il 16 ottobre «affinché i primi responsabili della salute dei cittadini possano conoscere, nel dettaglio, le ragioni delle proteste dei lavoratori da tempo privati di alcuni fondamentali diritti sanciti dal contratto nazionale di lavoro, con conseguente compromissione del clima ambientale e depauperamento dei Servizio Sanitario Pubblico del territorio».
I sindacati della sanità pubblica ascolana non hanno gradito quanto detto dal direttore generale dell’Ast di Ascoli Nicoletta Natalini durante la Conferenza dei sindaci, quando ha difeso i suoi 15 mesi di operato ad Ascoli.
«La dottoressa Nicoletta Natalini sciorina numeri enunciando le prestazioni offerte, ben guardandosi dall’evidenziare quelle non offerte, esaltando qualche misero pagamento erogato, sottacendo invece gli immensi debiti che l’AST ha nei confronti del personale» sostengono Cgil, Cisl, Nursing, Fials e Ugl Salute chiedendo alla Natalini di spiegare «per quale motivo dal 21 maggio 2018 ad oggi l’Ast non riconosce il credito dei lavoratori relativo ai tempi di vestizione agli aventi diritto che hanno maturato un credito individuale di circa 7000 euro; perché non paga le professioni orizzontali relative all’anno 2022, quelle relative all’anno 2023; perché non stanzia le risorse nei tempi previsti per le progressioni 2024, perché non paga gli straordinari pretesi, perché non rispetta il regolamento sulla mobilità del personale, perché impone turni irregolari e massacranti, perché non riconosce il diritto alla mensa, così come sancito dalla Corte di Cassazione».
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