Un imprenditore di Ascoli è stato assolto dalle accuse di truffa ai danni dello Stato, legate alla gestione di apparecchi di gioco come le slot machine. Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Teramo, l’imprenditore avrebbe manipolato il sistema informatico delle macchine per alterare fraudolentemente il funzionamento e ottenere un ingiusto profitto.
L’ipotesi accusatoria sosteneva che l’imprenditore avesse danneggiato la copertura della scheda di ingresso e inserito una chiave USB con un software progettato per modificare il database delle macchine, inserendo giocate fittizie per gonfiare il valore dei contatori delle vincite. Questo comportamento avrebbe portato a una minore restituzione di vincite ai giocatori, causando loro conseguenti danni economici.
Nel corso del processo celebrato al tribunale di Teramo, nel quale è stato assistito dall’avvocato Emiliano Carnevali, l’imprenditore ha dimostrato la propria estraneità ai fatti e, al termine dell’istruttoria dibattimentale, è stato assolto da tutte le accuse.
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