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Morti sospette, tornano in gioco i risarcimenti ai familiari degli anziani

ASCOLI - L'assoluzione di Wick in Appello aveva annullato la provvisionale di 800 mila euro. Dopo la sentenza della Cassazione, se ne discuterà di nuovo nel processo che l'ex infermiere della Rsa di Offida dovrà affrontare a Perugia
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La Rsa e l’ex ospedale di Offida, affiancati

 

Il caso delle morti sospette nella Rsa di Offida continua a tenere banco. Giovedì scorso la Corte di Cassazione ha annullato l’assoluzione di Leopoldo Wick, infermiere ascolano accusato di aver provocato la morte di diversi anziani e messo in pericolo la vita di almeno un’altra persona. Il nuovo processo si terrà a Perugia e deciderà non solo della sorte di Wick, ma anche dei risarcimenti alle famiglie delle vittime.

 

In primo grado, Wick era stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Macerata e le famiglie avevano complessivamente ottenuto una provvisionale di oltre 800mila euro, comprese le spese legali. Con l’assoluzione poi stabilita dalla Corte d’Assise d’Appello di Ancona, l’Asur Marche aveva chiesto indietro le somme nel frattempo versate alle parti civile che ne avevano diritto.

 

La Cassazione ha ora annullato l’assoluzione, disponendo un nuovo processo che verrà celebrato davanti alla Corte d’Assise di Appello di Perugia. Ai magistrati umbri il compito di giudicare nuovamente Wick per l’accusa di sette omicidi e di un tentato omicidio, ma anche di stabilire se i familiari hanno diritto ad un risarcimento e l’entità dello stesso.

 

Qualunque sarà l’esito, è comunque facilmente ipotizzabile che l’esito del processo perugino sarà oggetto di un nuovo ricorso in Cassazione per iniziativa della parte soccombente.


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