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Produttività 2023, Usb: «I dipendenti dell’Ast picena restano i più poveri delle Marche»

ASCOLI - Mentre ancora si discute sull'esclusione dal pagamento dei lavoratori che hanno chiesto la revisione della valutazione da parte del Nursind, Giuliani mette a confronto i numeri con i colleghi di Ancona e scrive ai vertici regionali: «Gap salariale che deve essere sanato»
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Mauro Giuliani

 

Fa ancora discutere la produttività 2023 per i dipendenti di Ast Ascoli, percepita con lo stipendio di settembre, e nemmeno da tutti (leggi qui).

«Anche la cifra – fa notare Mauro Giuliani dell’Usb – è ridicola, 1,70 euro al giorno per gli infermieri, ancora meno per le altre qualifiche».

 

L’argomento non è nuovo a creare malumore tra i lavoratori della sanità picena. Aa agosto è stato anche al centro di un’interrogazione regionale da parte dei consiglieri Casini, Bora, Carancini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Minardi e Vitri.

 

Giuliani snocciola i numeri, riferiti alla produttività 2023, comprensiva di performace organizzativa e individuale:  500-550 euro circa al personale di supporto (ex cat. A e B); 570-590 euro circa al personale operatori (ex cat. Bs); 580-600 euro circa al personale assistenti (ex cat. C); 650-670 euro circa al personale Professionisti della salute e funzionari (ex cat. D e Ds).

 

A titolo di esempio, i dipendenti di Ast Ancona hanno ricevuto somme a luglio e solo riferite alla performance organizzativa, superiore ai colleghi piceni. A novembre spetterà loro un altro 30% riferito alla performance individuale.

Somme percepite dai dipendenti di Ast Ancona

 

Usb denuncia che da sempre i dipendenti Ast Ascoli sono i più poveri della Sanità pubblica regionale: «Dovevano essere equiparati i fondi contrattuali delle ex Aree vaste con le Ast, ma nulla è stato fatto mantenendo di fatto una sperequazione e iniquità inaccettabile tra lavoratori che svolgono stesso lavoro e con pari qualifica.

Un gap salariale che deve essere sanato e chiediamo al presidente della Regione Marche e assessore alla Sanità oltre a tutti i consiglieri del territorio Piceno di attivarsi per colmare questa discriminazione salariale inaccettabile.

Inoltre come Usb chiediamo al presidente di Regione di attivarsi per remunerare le Risorse aggiuntive Regionali che questa Regione inspiegabilmente ha sempre negato ai lavoratori della sanità pubblica.

Per questo il 31 ottobre Usb Pubblico Impiego ha proclamato sciopero nazionale, al quale aderirà anche l’Usb del Piceno».

 

GLI ESCLUSI DALLA PRODUTTIVITA’ – Per 26 lavoratori la produttività non è arrivata affatto. Si tratta di persone che, avendo ricevuto una valutazione non soddisfacente, ne hanno chiesto la revisione.

«Un vero e proprio ricatto salariale – sono le parole di Giuliani – per i dipendenti che come previsto hanno fatto ricorso in merito alla valutazione individuale».

«Tuttavia la valutazione di questi dipendenti – precisa Maurizio Pelosi del Nursind, che ha inviato una diffida alla direzione Ast, ricevendo come risposta proprio questa motivazione –  è superiore a 60/100, quindi hanno diritto al pagamento che, se non verrà versato a ottobre, aprirà le porte ad un’azione legale, per cui è già stato incaricato un legale (leggi qui)

Ci preme anche ricordare – conclude Pelosi – che il pagamento delle indennità contrattuali previste dai fondi, per gli anni 2020, 2121 e 2022  è stato possibile solo ed esclusivamente grazie all’intervento della Regione Marche che ha provveduto all’incremento dei fondi contrattuali con lo stanziamento di nuove risorse, come chiedevano tutte le organizzazioni  sindacali da parecchio tempo».

 


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