di Pier Paolo Flammini
Un problema che si trascina da almeno quindici anni, quando l’ampia disponibilità di parcheggi attorno allo stadio “Riviera delle Palme” venne drasticamente ridotta dall’introduzione delle “aree pre-filtraggio“, zone cuscinetto nelle quali gli spettatori sono tenuti a esibire il possesso di biglietto e un documento di identità, oltre che essere soggetti a una prima perquisizione, dopo di che accedono ai cancelli di ingresso veri e propri con passaggio del biglietto nominativo sul lettore elettronico.
Parliamo dei parcheggi disponibili attorno allo stadio, certo in occasioni delle partite interne della Samb, specialmente nel periodo invernale, ma in generale come valutazione di accessibilità all’impianto calcistico anche in occasione di amichevoli di lusso (qualche anno fa venne qui l’Inter e sembra ci sia possibilità di un ritorno la prossima estate), eventi come la Nazionale di Rugby o altri spettacoli da tanti anni non più organizzati al “Riviera delle Palme”.
La situazione di penuria di parcheggi si è acuita quest’anno: sono stati 13 mila gli spettatori presenti nelle prime due partite casalinghe della Samb, ma gli spazi per lasciare l’automobile sono al momento ulteriormente ridotti a causa dei lavori in corso in zona San Pio X: una delle poche strade di accesso allo stadio da ovest è chiusa (e resterà così per almeno due anni) e oltre ai disagi alla circolazione sono saltati centinaia di parcheggi sia sulla strada che nello spazio di fronte alla Chiesa di San Pio X. Spazio che resta disponibile ma il percorso a piedi adesso è effettivamente molto lungo.
Così nella partita inaugurale molti hanno parcheggiato nella zona del lungomare, tornando a casa col ricordino di una multa che solerti addetti ai parcheggi blu hanno pensato di comminare nell’ultimi giorno di stalli a pagamento, nonostante il cielo nuvoloso chiarisse che non si trattava di turisti pendolari. Contro L’Aquila, problemi si sono aggiunti a problemi: chiusa Viale dello Sport, interdetto il parcheggio nell’area sud (tra l’altro con l’occupazione di un importante spazio da parte di un circo).
Con l’arrivo della stagione invernale si registra un vero e proprio paradosso alla sambenedettese: lo stadio consente di assistere alla partita in tutta comodità anche se piove (in realtà ci sono delle infiltrazioni nella tribuna laterale nord che vanno sanate), mentre per arrivare allo stadio e tornare nella propria automobile si rischia di essere inzuppati d’acqua, considerando le distanze dei parcheggi e l’impossibilità, per motivi di sicurezza, di portare con sé degli ombrelli. Disagio soprattutto per i più anziani.
In merito ai parcheggi nell’area, se ne era parlato in merito al progetto Sun Park della Sideralba Spa di Luigi Rapullino – al momento in stand by a causa della crisi politica della maggioranza – che aveva intenzione di realizzarli (ovviamente, essendo area privata, a pagamento). Ma i tempi saranno ovviamente lunghi e occorrerà trovare soluzioni migliori, specialmente nei due anni di chiusura di via San Pio X.
Ne elenchiamo qualcuno ipotetico, al quale le istituzioni, al momento alle prese con il bando di concessione dello stadio “Riviera delle Palme”, dovrebbero pensare:
– aprire i parcheggi ai tifosi di casa anche per l’area posta a ridosso della Curva Sud nelle partite in cui la presenza della tifoseria avversaria è praticamente pari a zero (come per domenica prossima, Samb-Roma City).
– pensare a una riduzione degli spazi di pre-filtraggio, per consentire di parcheggiare durante gli eventi ma anche per restituire alla città quegli spazi, in passato utilizzati anche dalle società ciclistiche per allenamenti, ad esempio. Una simile struttura “a gabbia” ha inoltre un impatto estetico molto brutto e oggettivamente eccessivo rispetto alle necessità (in una città dove anche un metro quadrato vale quanto l’oro) a ridosso dell’area turistica, e un intervento di abbellimento e di minimizzazione va tenuto in considerazione. Necessità limitate ad appena 17 giorni all’anno, ma i cui effetti negativi si estendono a 365 giorni;
– per di più l’attività di pre-filtraggio si potrebbe svolgere con la stessa efficienza riducendo lo spazio attuale, di forma rettangolare rispetto all’intera estensione dei fronti dei distinti o della curva, a un semplice “tunnel” che attraversi l’area dall’ingresso del pre-filtraggio al cancello di ingresso allo stadio. Situazione evidentemente già pensata in fase di realizzazione perché davanti a ogni cancello di entrata vi è un corrispo de te cancello per l’area pre-filtraggio, attualmente chiuso. Così facendo, riutilizzando lo stesso materiale e rendendolo scorrevole e non fisso, le aree esterne potrebbero tornare a uso parcheggio durante gli eventi sportivi e restituiti alla città quando lo stadio non ha altre funzionalità.
A latere, va anche raccolta la richiesta di molti tifosi: consentire di assistere alla partita anche dalla Curva Sud per il pubblico di casa, per ampliare la disponibilità di posti popolari poiché la Curva Nord con le nuove norme di sicurezza contiene appena 2.650 spettatori. Sarebbe sufficiente consentire un passaggio tra i divisori interni di Distinti e Curva Sud. E in questo caso dirottare le tifoserie ospiti in Tribuna Laterale Sud, almeno quando si tratta di gruppi numericamente molto esigui, sempre che i costi di gestione in termini di sicurezza lo consentono.
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