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Samb: gli under hanno bisogno della “coppia”, finiti i biglietti di Curva Nord

SERIE D - Analisi del pareggio di Fossombrone e del campionato. La gestione dei cambi e cosa ci si attende da Eusepi
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Tourè e Lonardo, due under della Samb – foto US Sambenedettese

 

di Pier Paolo Flammini

 

Fa più male pareggiare all’ultimo minuto su calcio di rigore, unico tiro in porta di una intera partita, o essere raggiunti sul 2-2 dopo aver sprecato alcune occasioni da gol prima e dopo la rete del definitivo pareggio? A nostro parere il secondo caso, per quanto riguarda la concretezza dei punti in classifica: e il nuovo “polverone” delle polemiche dei tifosi della Samb per il terzo pareggio consecutivo in trasferta confermano la massima targata mister Ottavio Palladini: «A San Benedetto se si pareggia è un funerale»

 

Così il 2-2 di Fossombrone fa il paio con l’1-1 di Notaresco e, se vogliamo, lo 0-0 contro l’Atletico Ascoli. Tutte e tre partite diversissime che sarebbe errato valutare allo stesso modo. Cercheremo, come ogni lunedì, di fare il punto e di fare luce sugli elementi più controversi.

 

Fin qui l’unica partita sbagliata veramente è stata quella di Notaresco. Il pareggio con l’Atletico Ascoli è stato ottenuto contro una squadra che al momento è al secondo posto e che ha perso una sola partita in maniera rocambolesca, in casa contro la Fermana. Inoltre in quella occasione l’obiettivo implicito di Palladini è stato non perdere, più che tentare di vincere.

 

Atletico Ascoli, Fossombrone e L’Aquila – tre delle cinque squadre fin qui affrontate – stazionano nei piani alti della classifica. In più c’è la Recanatese, incredibilmente ultima con cinque sconfitte su cinque, la quale tuttavia ha un organico notevole ulteriormente rafforzato dall’arrivo di Bellusci, in gol all’esordio. Riporta: l’unica nota stonata, fin qui, è stata Notaresco.

 

Dopo domenica, le uniche due squadre imbattute sono proprio Samb e Fossombrone. I biancocelesti sono anche gli unici ad aver bloccato il Chieti, sconfitto in casa dalla squadra di Fucili e capace di vincere gli altri quattro incontri (ma sta destando molto scandalo il “gol non gol” non assegnato alla Vigor Senigallia all’ultimo minuto, nello scontro diretto perso 2-3 dai marchigiani; inoltre l’azione del gol alla Samb è palesemente viziata da una errata rimessa dal fondo non sanzionata).

 

La squadra di Palladini nell’ultimo incontro ha continuato nell’inversione di tendenza mostrata già contro L’Aquila: il 4-2-3-1 (preferiamo questa impostazione sulla base delle caratteristiche dei calciatori impiegati) si sta dimostrando molto fruttifero per il gioco offensivo. Due gol e tante altre occasioni dimostrano che non è la Samb involuta di inizio stagione. Stavolta, però, sono arrivati anche due gol subiti, il doppio di quelli presi nelle quattro partite precedenti. Vediamo nel dettaglio.

 

CENTROCAMPO Mentre con L’Aquila il duo Guadalupi-Candellori non aveva risentito dell’inferiorità numerica in mediana rispetto al 4-3-3 di Pagliari, stavolta, contro gli arrembanti forsempronesi, qualche spazio si è aperto e ne ha fatto le spese la difesa che, messa spesso sotto pressione, ha lasciato di fatto soltanto due tiri in porta oltre quello regalato da Zini (si è palesato con evidenza il fatto che in settimana non si fosse allenato) a Kyeremateng.

 

Il dubbio che si ha è come giocherebbe la Samb con un centrocampo a tre e con Guadalupi, anche se tornare indietro adesso sarebbe un po’ contraddittorio. Questo non toglie che a partita in corso tornare al 4-3-3 o passare a un centrocampo di fatto a 5.

 

SOSTITUZIONI Qui probabilmente, a Fossombrone, si poteva fare qualcosa in più. Eseguito il cambio per Baldassi, ammonito, per D’Eramo, che può giocare anche sull’esterno ma che ha compiti da centrocampista puro, la Samb, dopo il gol sbagliato da Eusepi al 66′, ha subito per una decina di minuti i padroni di casa, che nel frattempo avevano però sostituito quattro uomini.

 

Le scelte a disposizione di Palladini erano numerose e diversificate: rimanere con lo stesso modulo e cambiare solo gli interpreti (Moretti per Eusepi, ad esempio). Passare a una difesa a 5 (Chiatante per Lonardo, Zini al centro, per un 5-3-2); cambiare Lonardo e inserire Tourè e passare al 4-3-3; inserire Battista per Candellori e spostare D’Eramo sulla mediana; lasciare in attacco il solo Lonardo e sostituire Eusepi con Paolini o Lulli (sempre 4-3-3).

 

I cambi non sono stati fatti e, forse complice la stessa espulsione di Palladini, anche dopo il 2-2 si è intervenuto solo a tre minuti dal novantesimo. Un po’ tardi: può darsi che dopo il 2-2 si temesse il colpo a sorpresa dei padroni di casa. Fatto sta che giocatori del calibro di Paolini, Battista e Lulli sono rimasti a secco, mentre Moretti ha giocato pochissimi minuti. Poco, per la forza della panchina rossoblù (domenica prossima, o al massimo fra due settimane, tornerà disponibile anche Fabbrini).

 

EUSEPI Quattro gol fino ad ora per il capitano rossoblù, ma uno solo su azione e del tutto ininfluente. Gli occhi dei tifosi sono puntati su di lui. Nel primo tempo non ha giocato malaccio, pur limitandosi alle sponde e tentando degli assist. Nella ripresa ha sprecato malamente un’occasione ghiottissima. Di fatto Eusepi non sta funzionando, in questo avvio di campionato, come terminale offensivo, nonostante l’arsenale delle seconde punte, degli esterni e dei trequartisti veramente potente. Da lui si attendono gol pesanti e risolutivi – non solo quelli altrettanto importanti su rigore.

 

UNDER Mancano due mesi all’apertura della calciomercato dicembrino, ma crediamo sia opportuno muoversi sin da subito per equilibrare la batteria dei fuoriquota. Fino ad ora ne sono stati impiegati quattro: il portiere Orsini, in crescita (classe 2006), i due terzini Orfano (2005) e Chiatante (2004), affidabili e duttili, l’attaccante Lonardo (2005).

 

Nessuno di loro però forma una coppia con una riserva dello stesso anno, a volte neanche dello stesso ruolo: Orsini ha alle spalle Semprini (2004, da valutare se resterà in caso di panchina conclamata), Orfano Tataranni (2006), Lonardo ha Tourè (2005), centrocampista. Tutto questo potrebbe aver influito anche sui ritardi delle sostituzioni: è già difficile pensare a un cambio e a un nuovo assetto, quando occorre metterci dentro anche la regola degli under si rischia di impazzire. Per questo occorre definire i due moduli di gioco più frequenti e trovare il prima possibile degli under di riserva della stessa annata dei titolari, con piccole possibili variazioni. Riuscire a portare Lonardo a livello dei titolari può essere un vantaggio che poche squadre possono avere in Serie D.

 

CURVA NORD Nonostante i malumori, i biglietti della Curva Nord sono terminati poco dopo l’apertura della prevendita per la partita contro il Roma City: oltre i 1.800 abbonati sono completi anche

 


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