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Giovane e affascinante, bella sambenedettese circuisce tanti uomini

SAN BENEDETTO - Molti hanno "ceduto" alla sua bellezza. A un 81enne ha sottratto la carta di credito facendo prelievi e bonifici in suo favore. «Me l'ha data lui in cambio di favori sessuali»
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Il Tribunale di Ancona

 

 

Una 30enne di San Benedetto, già nota alle forze dell’ordine per diverse vicende giudiziarie, è stata condannata dal Tribunale di Ancona a sei mesi di reclusione per indebito utilizzo di carte di credito e ricettazione. Il fatto risale al 18 settembre 2020, quando la donna ha utilizzato una carta di credito appartenente a un uomo di 81 anni, anch’egli di San Benedetto, per effettuare due bonifici sul proprio conto corrente presso una banca di Ancona. In precedenza, la donna aveva già prelevato 2.500 euro in due distinte occasioni, sempre con la stessa carta.

 

Difesa dall’avvocato Umberto Gramenzi, la trentenne ha dichiarato che l’anziano le aveva consegnato la carta di credito in cambio di una prestazione sessuale. Questa linea difensiva non è stata sufficiente ad evitarle la condanna.

 

Nel tempo, la donna avrebbe sviluppato un vero e proprio modus operandi, utilizzando il suo fascino per circuire uomini, spesso anziani o vulnerabili. Un altro episodio incriminante risale al 25 settembre 2020, quando la trentenne ha derubato un uomo con gravi problemi di salute, sottoposto ad amministrazione di sostegno. Sfruttando il pretesto di tenergli compagnia, la donna si è impossessata della sua tessera bancoposta, effettuando quattro ricariche sulla propria carta Postepay per un totale di 1.800 euro. Per questo fatto, la Procura di Ascoli le ha contestato i reati di furto, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento, con l’aggravante di aver approfittato della fragilità della vittima.

 

Non è la prima volta che la giovane si trova nei guai. Già nel marzo 2022, era stata condannata a quattro anni di carcere per una rapina ai danni di un’anziana di 93 anni a San Benedetto. In quell’occasione, la vittima era stata aggredita nel terrazzo della sua abitazione e trascinata con violenza in cucina, dove la rapinatrice le aveva strappato le fedi nuziali e le aveva impedito di chiamare aiuto. La descrizione dettagliata fornita dalla vittima si era rivelata decisiva per l’arresto della donna.

 

Un altro episodio risale al 2 marzo 2020, quando, trovandosi a casa di un uomo a Martinsicuro, la 30enne aveva rubato diversi oggetti tra cui due orologi Guess, una Playstation 4, indumenti femminili, cuffie Airpods, profumi, trucchi, un iPhone 7 e perfino codici di accesso bancari. Successivamente, aveva cercato di vendere parte della refurtiva online. Nonostante i numerosi tentativi di difesa, il passato criminale della donna sembra non lasciarle scampo, con diverse condanne già emesse e altre vicende ancora in fase di processo.


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