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Ipotesi Fiscaletti per l’urbanistica, la destra: «Si rischia ruolo politico potenzialmente conflittuale»

SAN BENEDETTO - Scrivono Cava, Ruggieri, Gorini e Carboni che «il caso di un ex dirigente comunale nominato assessore rischierebbe di porre lo stesso soggetto, che per anni ha inevitabilmente intrattenuto rapporti professionali con operatori economici e professionisti, in un ruolo politico potenzialmente conflittuale»
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Luigi Cava, Annalisa Ruggieri, Laura Gorini ed Emanuela Carboni

 

di Giuseppe Di Marco

 

L’ipotesi avanzata nei giorni scorsi, di proporre l’assessorato all’urbanistica all’ingegner Giuseppe Fiscaletti, non trova il favore della destra. Fratelli d’ItaliaForza ItaliaLegaSan Benedetto Protagonista ravvisano in questa eventualità «aspetti preoccupanti».

 

In primo luogo perché l’idea sarebbe stata promossa da Umberto Pasquali, e non dallo stesso sindaco Antonio Spazzafumo: «L’investitura del nuovo assessore all’urbanistica – scrivono i coordinatori Luigi Cava, Annalisa Ruggieri, Laura Gorini ed Emanuela Carbonisarebbe il frutto di un pressing sul primo cittadino palesatosi senza ombra di dubbio nell’ultimo consiglio comunale».

 

C’è di più. «In seconda battuta – continuano – genera perplessità la decisione di affidare una materia importante come l’urbanistica ad un ex dirigente ai lavori pubblici». Il centrodestra fa notare che dal 2012 il legislatore è intervenuto a più riprese con una normativa puntuale e funzionale al miglioramento della trasparenza nelle istituzioni pubbliche.

 

«Nel caso di specie – proseguono i referenti – per l’ottimo professionista Fiscaletti, si configurerebbe una continuità trentennale con la medesima platea di soggetti seppur in tre distinte vesti: dirigente, professionista in servizio, assessore. Ci chiediamo se tutto questo possa sottoporre l’Amministrazione a rischi che la legge ad oggi intende prevenire. Il caso di un ex dirigente comunale nominato assessore rischierebbe di porre lo stesso soggetto, che per anni ha inevitabilmente intrattenuto rapporti professionali con operatori economici e professionisti, in un ruolo politico potenzialmente conflittuale».

 

Continua il centrodestra. «Nel caso in cui si perfezionasse il conferimento della delega all’urbanistica, come riportato nei giorni scorsi dalla stampa locale, sarebbe opportuno valutare se l’Anac potrebbe risultare interessata a tale fattispecie, visto e considerato che si è espressa in modo inequivocabile sull’importanza di limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie. Manteniamo pertanto tutti i nostri dubbi su una operazione che appare più partorita da indebite pressioni da parte di chi all’interno della maggioranza si è posto sull’Aventino, piuttosto che figlia di una scelta che miri al perseguimento dell’interesse pubblico che nella circostanza sembra tutt’altro che prioritario per l’attuale amministrazione».


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