di Maria Grazia Lappa
«Subito una centralina Arpam per monitorare l’inquinamento nel territorio di Villa Sant’Antonio di Ascoli».
Lo chiedono i residenti, che mostrano preoccupazione: «In queste notti le centraline sistemate nelle case private del territorio hanno registrato alcuni sforamenti piuttosto preoccupanti».
I cittadini, che già da tempo si sono uniti a una rete di monitoraggio nazionale, che si chiama “Che aria tira”, un progetto di Cittadinanza Attiva e di Citizen Science, che ha come obiettivo quello di costruire una rete di automonitoraggio della qualità dell’aria.
I dati registrati in questi giorni hanno generato allarmismo riguardo l’inquinamento da polveri sottili.
Sotto accusa anche il provvedimento della Provincia di Teramo di chiudere il ponte sull’Ancaranese. Non contribuisce a tranquillizzare gli abitanti della zona nemmeno la notizia che le Province di Teramo e Ascoli hanno intenzione di istituire un semaforo con senso alternato sul ponte i cemento armato.
«Si preannunciano incolonnamenti di auto che comprometteranno ancora di più la situazione atmosferica», affermano.
Intanto il traffico sulla Salaria aumenta, crescono anche gli incidenti.
«Vogliamo che il sindaco Marco Foravanti, competente per territorio – proseguono i residenti – intervenga e spinga l’Arpam a istallare di nuovo una centralina, che possa monitorare la situazione sul territorio.
Ce ne era una nello spazio vicino a uno dei centri commerciali, ma è stata tolta da tempo. Hanno tolto da tempo la centralina. Va di nuovo istallata, per capire la qualità dell’aria che respiriamo. E’ un’esigenza di vita».
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