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Era il 13 ottobre 1974 quando l’Ascoli regalò ai marchigiani il calcio di serie A

ASCOLI - Quel giorno i bianconeri, dopo l'esordio assoluto al San Paolo di Napoli, giocarono la prima partita di massima divisione allo stadio Del Duca. Fu una svolta epocale per tutti gli appassionati di calcio della regione
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L’Ascoli torna in A

 

di Peppe Ercoli

 

Il 13 ottobre non è una data qualsiasi, calcisticamente parlando. Giusto 50 anni fa l’Ascoli Calcio ha portato in città, in provincia e nella regione Marche la Serie A, regalandola ad un’ampia platea che all’epoca viveva il grande spettacolo del ‘pallone’ solo attraverso i quotidiani, Tutto il Calcio Minuto per Minuto, 90° Minuto e la Domenica Sportiva. Le Marche cominciarono quel giorno a vivere la serie A grazie all’Ascoli riempiendo lo stadio Del Duca, appena ampliato dall’Impresa Rozzi, non a caso sempre strapieno. Certo, per molti era l’occasione per vedere dal vivo Juventus, Milan, Inter, etc. Ma l’hanno potuto fare grazie all’Ascoli di Costantino Rozzi.

 

 

L’esordio vero e proprio nella massima serie era avvenuto in verità una settimana prima al San Paolo di Napoli con una sconfitta per 3-1; segnò la ‘fainaCampanini, che poi il 13 ottobre 1974, però, segnò ancora.

 

Quella rete valse il primo punto conquistato dall’Ascoli di Rozzi e Mazzone in serie A, al cospetto del titolato Torino che segnò con Ciccio Graziani, non uno qualsiasi.

 

Il Del Duca visse l’esordio casalingo in serie A imbattuto. Il campionato fu duro, difficile. Quasi impossibile sembrava la salvezza, tanto che il tv Topo Gigio a metà campionato, con l’Ascoli ultimissimo, ironizzò sulle possibilità di salvezza.

 

Ma l’Ascoli fece vedere a tutti che avrebbe venduto cara la pelle. All’ultima di andata, un’illuminata guardia (così venivano chiamati all’epoca i vigili urbani) mandò al cimitero i tifosi della Lazio che cercavano “er campetto”; poi una punizione di Mario Colautti regalò l’1-0 della rinascita. L’Ascoli di Carletto Mazzone si salvò, perfino con una giornata d’anticipo, nel suo primo campionato di serie A.

 

Chi c’era quel giorno al Del Duca non lo dimenticherò mai.

 

Il resto è storia e beato chi l’ha potuta vivere.

 

 

 


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