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Atletico Ascoli, con L’Aquila punto meritato e un po’ di rammarico

SERIE D - La squadra di Seccardini resta nella zona alta della classifica. L'1-1 finale frutto di una sfida giocata a viso aperto anche se le “armi” degli avversari erano di categoria superiore. Bene il centrocampo con Vechiarello catalizzatore e fonte del gioco
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di Lino Manni

 

Un punto che vale oro quello conquistato dall’Atletico Ascoli contro la corazzata L’Aquila. Al termine della contesa mister Seccardini si accontenta del risultato e del punto conquistato ma qualche piccolo rammarico c’è. Una sfida giocata a viso aperto anche se le “armi” degli aquilani erano di categoria superiore.

Nella foto il bomber Ciabuschi (3 reti) a secco contro l’Aquila

 

Tuttavia in campo non c’è stata una netta differenza. Solo a sprazzi L’Aquila ha dimostrato di avere un qualcosa in più. L’Atletico Ascoli gioca a memoria e nello stesso modo contro qualsiasi avversario. Una sola leggerezza è costato il gol del pari: una gioia strozzata, una gioia durata troppo poco dopo l’eurogol di Minicucci. Forse l’unica disattenzione della partita della retroguardia bianconera. In avanti la coppia d’attacco Maio-Ciabuschi ha lottato su ogni pallone anche se non è riuscita a concludere in porta. Ci ha pensato Minicucci, che svariava su tutto il fronte dell’attacco bianconero, a creare pericoli e a portare in vantaggio i suoi.

 

Bene il centrocampo con Vechiarello catalizzatore e fonte del gioco. A sprazzi la partita di Mengani mentre Severini è sempre lì, lì nel mezzo, a svolgere un lavoro sporco ma utile per la squadra. Dietro bene, anzi benissimo, Mazzarani difficile da superare e caparbio in occasione del rosso. Sapeva benissimo che non aveva fatto nessun fallo e si è difeso da solo. Nell’occasione la terna arbitrale ha fatto veramente una magra figura. C’è voluto una riunione in campo per certificare l’accaduto. In occasione del pari in tanti hanno indicato nel portiere Pompei il colpevole. È vero che l’estremo bianconero non è stato deciso ma è anche vero che tutta la retroguardia è stata a guardare quanti rimbalzi faceva il pallone. Va bene così. Mister Seccardini voleva festeggiare il suo compleanno con una bella vittoria, magari soffiare su…tre candeline. Si è dovuto accontentare di una ma è pur sempre una soddisfazione.

 

I NUMERI DEL CAMPIONATO

 

La sesta giornata di campionato si è chiusa con 3 vittorie delle squadre di casa, 2 di quelle che giocavano in trasferta (Avezzano e Fossombrone) e ben 4 pareggi di cui uno finito senza reti (Fermana-Vigor Senigallia). Miglior attacco, con 11 reti ciascuno, quello del Fossombrone e della Sambenedettese, ovvero le uniche due squadre del girone ancora imbattute. Peggior difesa quella della Recanatese che ha subito 13 gol. Recanatese che tuttavia alla sesta di campionato ha vinto la sua prima partita. Gioisce per la prima volta anche l’Avezzano corsaro a Termoli. Ancona, Recanatese ed Avezzano le tre squadre a non aver mi pareggiato. Il capolista Chieti è la squadra con il maggior numero di vittorie: 4 su 6 partite giocate. Miglior realizzatore con 5 reti, di cui 1 su rigore, Casolla del Fossombrone. A quota 4 inseguono Sbaffo della Recanatese (3 rigori), Galesio del Teramo (2 rigori), Eusepi della Sambenedettese (3 rigori) e Cascio Facundo dell’Isernia. Dopo sei turni e 54 partite giocate sono stati realizzati in totale 136 gol. Castelfidardo e Samb restano le due squadre che hanno vinto una partita con il più alto numero di reti, 5, rifilate rispettivamente a Termoli e L’Aquila.


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