All’ospedale “Mazzoni” di Ascoli è stato avviato un progetto pionieristico che introduce l’utilizzo della musica a 432 Hz nel Pronto soccorso, un’innovazione unica in Italia. Presentato ufficialmente durante una conferenza stampa, il progetto è stato ideato da Gianfilippo Renzi, direttore del reparto di Pronto soccorso e medicina d’urgenza, con l’obiettivo di sfruttare i benefici terapeutici della musica a questa frequenza per creare un’atmosfera più serena e meno stressante per pazienti e personale sanitario. La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alla generosa donazione della famiglia Faraotti, titolare dell’azienda Fainplast Srl.
Il progetto si ispira agli studi del biologo Emiliano Toso, che ha sviluppato la “translational music” a 432 Hz, già impiegata con successo in reparti ospedalieri come neonatologia e riabilitazione per migliorare i percorsi clinico-assistenziali. «Il Pronto soccorso è un ambiente caratterizzato da forti livelli di tensione, sia per il personale che per i pazienti. La musica potrebbe contribuire a ridurre questo stress e rendere il luogo più accogliente e a misura d’uomo», ha spiegato il dottor Renzi. Il progetto prevede anche monitoraggi periodici per valutarne gli effetti e apportare eventuali miglioramenti.
Oltre all’implementazione della musica, la famiglia Faraotti ha finanziato anche l’acquisto di 11 televisori destinati all’Ospedale di comunità di Ascoli, inaugurato in via sperimentale lo scorso giugno. I televisori, installati nelle stanze di degenza, permettono ai pazienti di trascorrere il tempo in maniera più confortevole durante il loro soggiorno. Questa struttura, con 16 posti letto, è gestita principalmente da personale infermieristico con il supporto di medici di assistenza primaria e rappresenta un modello di cura intermedie che anticipa la costruzione di altri ospedali di comunità nella regione, previsti dai fondi del PNRR.
La direttrice generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini, ha espresso il suo apprezzamento per la donazione della famiglia Faraotti, sottolineando «l’importanza di tali contributi per migliorare il benessere dei pazienti e per il rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale». Roberta Faraotti, in rappresentanza della famiglia, ha dichiarato: «Per noi è un onore partecipare a progetti che mettono al centro non solo la salute, ma anche il benessere dei pazienti durante le cure. Siamo felici di sostenere iniziative come queste, che puntano a migliorare la qualità della vita nei momenti difficili».
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