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Saga infinita per Via Lombroso, Silvia Castelli: «Chi non vuole l’apertura ne richieda l’acquisizione»

SAN BENEDETTO - La provocazione della segretaria di comitato Marina di Sotto: «I residenti possono esercitare questo diritto, ma si sappia che la creazione di una valvola di sfogo al traffico locale porterebbe vantaggi all'intera città»
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Il Piano particolareggiato Marina di Sotto; in alto a destra, Silvia Castelli

 

di Giuseppe Di Marco

 

«Se i residenti di Via Lombroso non vogliono che la strada venga aperta perché non ne depositano domanda di acquisizione in Comune? E’ loro diritto farlo, e sarei curiosa di sapere cosa risponderebbe l’ente in quel caso». Una provocazione in piena regola, quella lanciata da Silvia Castelli in merito ad una delle saghe infinite della città: l’apertura della strada, divenuta oggetto di un accesissimo dibattito in zona.

 

E’ noto che buona parte degli abitanti di Via Lombroso non vuole che la strada venga aperta, perché in quel caso ospiterebbe una mole quotidiana di traffico notevolissima. L’indirizzo dell’Amministrazione – o di una parte dell’Amministrazione – è, viceversa, di aprire la via per creare una valvola di sfogo al traffico di Viale dello Sport e in Via Volta. Il Piano particolareggiato di zona, infatti, prevede che la via si colleghi a Viale dello Sport attraverso una rotatoria. La strada sarebbe a doppio senso di circolazione e, a quel punto, Via Volta potrebbe diventare strada a senso unico.

 

«Non solo il quartiere – continua la segretaria del comitato Marina di Sottoma tutta la città deve sapere che l’attuazione del Piano particolareggiato coincide con un interesse pubblico ben delineato, con un vantaggio per l’intera San Benedetto in termini di viabilità. Lasciare le cose così come stanno non contribuirebbe in alcun modo ad alleviare il traffico di zona, che nelle ore di punta è pesantissimo».

 

D’altronde va ricordato che la giunta comunale, a fine aprile, ha avviato lo studio di fattibilità di questa opera, e nel frattempo i proprietari del terreno in cui dovrebbe sorgere la rotonda hanno dato la propria disponibilità alla cessione bonaria di queste aree, che si estendono su una superficie di 5.590 metri quadri. La procedura di acquisizione, quindi è stata avviata e dovrebbe essere ratificata nel prossimo Consiglio comunale.


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