I poliziotti della provincia di Ascoli si trovano ad affrontare condizioni di lavoro sempre più difficili, con organici insufficienti, carichi di lavoro eccessivi, straordinari non pagati e turni spesso raddoppiati. A queste problematiche si aggiunge l’età media elevata del personale, che continua a salire, aggravando ulteriormente la situazione. Il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) ha lanciato un nuovo allarme, denunciando che la pianta organica non viene aggiornata dal 1989 e gli uffici attuali non sono adeguati alle esigenze del territorio.
Il caso del commissariato di San Benedetto
Il segretario provinciale del SAP, Massimiliano D’Eramo, ha evidenziato come il commissariato di San Benedetto del Tronto, che serve una popolazione di circa 49 mila abitanti, sia pesantemente sotto organico. «Il commissariato conta poco più di 50 agenti, uno ogni mille abitanti, una cifra del tutto insufficiente per garantire un controllo adeguato del territorio», ha spiegato D’Eramo. L’unica soluzione, secondo il sindacato, sarebbe l’elevazione del commissariato a livello dirigenziale, un’azione per la quale il SAP ha già coinvolto politici locali, oltre che figure istituzionali come il prefetto Sante Copponi e il questore Giuseppe Simonelli.
Carenze in tutta la provincia
Il Sap segnala che la situazione non è limitata a San Benedetto, ma si estende a tutti gli uffici di polizia della provincia di Ascoli. Nello specifico, si registrano «riduzioni di personale del 20% sia presso la Questura di Ascoli che la sezione della Polizia Stradale, del 32% nel distaccamento di San Benedetto del Tronto, del 29% nella stazione Polfer di San Benedetto, e addirittura del 69% nella sottosezione della Polizia Postale di Ascoli».
Richieste di intervento
Per questo il Sap ha chiesto al prefetto di intervenire presso gli organi competenti, in concomitanza della determinazione del nuovo piano di potenziamento che interesserà tutto il territorio nazionale nel prossimo mese di dicembre, in simultaneità dell’uscita del 227° corso Allievi Agenti.
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