di Giuseppe Di Marco
Cucina da 18 metri quadri e nuovi spazi igienici a fronte di una spesa di 135.000 euro. E’ quanto prevede la variazione planivolumetrica riferita al bar “Buozzi”, illustrata nella commissione lavori pubblici e urbanistica. Argomento che ha visto la dura opposizione della minoranza, secondo cui dovrebbe essere il Comune ad approvare un progetto di riqualificazione del bene a cui il futuro concessionario dovrebbe attenersi.
«Chi lo prenderà in gestione potrà aprirvi un ristorante – ha affermato Giorgio De Vecchis – Credo che il Consiglio comunale dovrebbe interrogarsi su ciò». Nel dettaglio, il planivolumetrico esposto include la realizzazione di una platea di calcestruzzo, sostenuta da una struttura portante in legno X-Lam avente uno spessore di circa 10 centimetri. E ancora: rivestimento piastrellato con cappotto esterno per l’isolamento termoacustico. In definitiva, una struttura leggera di 28,3 metri quadri che consentirebbe l’apertura annuale del locale. La cucina potrebbe passare da 13 a 18 metri quadri.
«Perché gli uffici comunali non approvano il progetto di riqualificazione dell’immobile? – ha domandato Annalisa Marchegiani – Non capisco l’idea di dare libertà al privato di adeguare il bene pubblico». Anche la maggioranza, in verità, si è detta poco propensa a consentire l’apertura di un ristorante al “Buozzi”; lo stesso Stefano Gaetani, in coda, ha posto la questione dell’occupazione di suolo pubblico e dell’eventuale aumento della superficie esterna.
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