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Sosta selvaggia, piazze storiche come parcheggi: un centro senza auto è ancora possibile?

ASCOLI - La situazione in diverse zone del cuore cittadino sembra ai limiti del tollerabile. Da Piazza Roma a Piazza Sant'Agostino, passando per Piazza Cecco, le auto sono ovunque, soprattutto nelle ore serali. In Piazza Bonfine il lato sinistro della Chiesa di San Venanzio, uno dei punti più antichi della città, rimane spesso completamente ostruito. Ma c'è qualcuno che ancora spera in un cuore cittadino pedonalizzato
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Auto in sosta in Piazza Roma

 

di Luca Capponi 

 

Prendi il centro di Ascoli nelle ore serali, soprattutto nei weekend, e prova a trovare una macchina parcheggiata a norma. E senza scuse da addebitare a cantieri, lavori o mancanza di posti. Per ogni auto in sosta regolare, si vince un premio. Una boutade? Ma no, potrebbe essere un nuovo gioco di ruolo con cui coinvolgere turisti e non solo. Difficile da vincere, di sicuro, ma in grado di appassionare.

Auto davanti alla Chiesa di San Gregorio

 

 

Tappa 1, Piazza Roma. Qui è effettivamente difficile: svuotata quasi completamente dalle auto, fino a qualche anno fa la zona sembrava avere vinto la sua sfida. Una piazza storica “libera”, finalmente, e non un parcheggio a cielo aperto dinanzi alla bellissima Chiesa della Scopa, al monumento ai caduti e ai giardinetti. E invece, da mesi ormai, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Auto parcheggiate alla rinfusa, ovunque, a prescindere dai permessi. Come accade in altri luoghi simili della città, purtroppo.

 

Un po’ la stessa storia di Piazza Sant’Agostino, la seconda tappa del nostro divertentissimo gioco. Anche qui per anni le auto hanno fatto il bello e il cattivo tempo, con i più arditi che parcheggiavano persino sulle scalette di ingresso della storica chiesa. Poi, dopo i lavori sulla piazza e sul sagrato, sembrava essere arrivata la tregua. E invece…basta farsi un giro per vedere quanto la vecchia piaga sia tornata in auge, come un salto indietro nel tempo.

Piazza Bonfine

 

Tappa 3, Piazza Cecco d’Ascoli e dintorni. Qui siamo in una delle zone più amate dagli appassionati del gioco, perché effettivamente trovare qualcosa che vada per il verso giusto richiede talento innato. Forse trattasi dello scoglio più difficile da superare, perché da secoli ormai se ne vedono di tutti i colori: auto sulle strisce, sui dossi, sulle aiuole spartitraffico, in mezzo alle rotonde, davanti alle porte delle abitazioni, in curva, in mezzo alla strada. Mancano solo i tetti. Per la gioia di anziani, carrozzine e pedoni in generale. Nel marzo del 2023, uno degli apici. Prima del passaggio cittadino della corsa “Tirreno-Adriatico”, i vigili pensarono di avvertire i trasgressori tramite un biglietto lasciato sulle auto con su scritto, in sostanza, di non parcheggiare perché l’indomani sarebbe transitata la carovana ciclistica (leggi qui). Negli altri giorni, invece, evidentemente il divieto non sussisteva. Spettacolo.

 

Tappa 4, Piazza Bonfine. Trattasi di una delle ultime new entry. Piazza più che storica, dove si trova la Chiesa di San Venanzio. Come riporta il totem informativo posto nei pressi “Sul fianco sinistro dell’edificio è visibile il reimpiego del podio e della cella di un tempio romano del I secolo Avanti Cristo”. Siamo dunque in uno dei punti più antichi della città, non a caso la zona è stata delimitata da una ringhiera da cui ci si può affacciare per osservarlo al meglio. Peccato che, tra le decine di auto in sosta, molte delle quali fuori dagli stalli ed in doppia fila permanente, raggiungere sia il totem che l’area spesso divenga impossibile, soprattutto di sera.

Piazza Cecco

 

Tappa 5, San Gregorio Magno. Anche qui, situazione molto “cinematografica”. Davanti ad una delle chiese più antiche della città, che nasce sui resti di un tempio pagano di origine romana (il muro esterno che fa mostra della tecnica edilizia romana è rimasto perfettamente visibile), le auto convergono spesso e volentieri fin dentro la piazzetta, creando meravigliosi inconvenienti.

 

Questi sono solo alcuni esempi. La situazione relativa alla sosta non è facilmente gestibile, perché deve conciliare le esigenze di tutti: residenti, visitatori, cittadini, ditte impegnate sugli edifici, pedoni, coloro i quali immaginano ancora un centro decongestionato delle macchine (come accade in molte città storiche) e soprattutto decoro, al cospetto di veri e propri monumenti che giornalmente sono letteralmente “assediati”. Ben vengano l’organizzazione e l’elasticità, come sempre. Meno la maleducazione. Che poi basta fare due considerazioni così al volo ed è anche peggio: la città perde abitanti ormai da anni (a quanto siamo, 45mila?), quindi da dove sbucano tutte queste auto? Dove sono le biciclette? C’è qualcuno che ancora si muove a piedi in una città così piccola? C’è qualcuno che ancora spera in un cuore cittadino pedonalizzato?

 

A prescindere, l’impressione è che, prima o poi, arriveranno a parcheggiarci sopra la testa.

Il lato sinistro della Chiesa di San Venanzio

 

Il totem informativo della chiesa di San Venanzio, spesso irraggiungibile a causa delle auto

Zona tra via Angelini e Piazza Cecco

Zona tra via Angelini e Piazza Cecco

Zona tra via Angelini e Piazza Cecco, davanti alla chiesa

San Gregorio


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