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Commissione sul rischio idrogeologico, Curti: «Vergognoso tentativo di avviare un processo nei confronti di amministratori colpiti da calamità»

L'ONOREVOLE piceno del Partito Democratico tuona contro la decisione del governo: «Nelle Marche sono attualmente vigenti diversi stati di emergenza e, per alcuni di essi, si rischia un processo di massa»
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L’onorevole Augusto Curti

 

 

L’istituzione, da parte del Governo, di una commissione di inchiesta sul rischio idrogeologico, è per l’onorevole Augusto Curti (Pd), un «vergognoso tentativo di avviare un processo nei confronti di sindaci e amministratori colpiti da calamità naturali».

 

L’ex sindaco di Force non fa sconti e, in una nota, prosegue: «Nelle Marche sono attualmente vigenti diversi stati di emergenza e, per alcuni di essi, si rischia un processo di massa. In Aula la maggioranza ha istituito l’ennesima commissione d’inchiesta parlamentare, questa volta con il malcelato intento di mettere sotto processo i sindaci che si sono trovati a gestire eventi calamitosi come terremoti o alluvioni.

 

Un’iniziativa vergognosa da parte del Governo e del centrodestra che, nell’immediatezza delle tragedie, sono sempre pronti a dichiarare sostegno e solidarietà in favore di telecamera. Tuttavia, una volta rientrati in Parlamento, disattendono gli impegni e adottano invece atti ostili, come questa commissione di inchiesta, nei confronti degli stessi amministratori.

 

Si tratta – conclude l’onorevole piceno – dei medesimi sindaci che anche in queste ore, in modo responsabile, si stanno sostituendo a un Governo oramai stabilmente latitante sul tema delle emergenze. Quei sindaci, cioè, che da mesi lanciano inascoltati grida di allarme sull’inconsistenza delle politiche di sostegno attuate da un Esecutivo incapace di fornire risposte concrete alle comunità colpite».


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