di Luca Capponi
A memoria mai, negli ultimi anni, si erano viste cinque sold out consecutivi al Ventidio Basso. Quello stabilito da Teresa Mannino rappresenta dunque un vero e proprio record per il Massimo ascolano, uno di quelli da segnare sul taccuino. Un taccuino dove trovano agilmente posto spontaneità, semplicità ma, soprattutto, la capacità di improvvisare e strappare la risata senza risultare volgare, cosa che in questi tempi insani assume ancor più valore.
L’attrice palermitana è stata mattatrice indiscussa con il suo spettacolo “Il giaguaro mi guarda storto“, e nella serata di mercoledì è andata in scena con l’ultima recita in programma. Attesissima, ha portato sul palco il suo personale sguardo sul mondo attraverso aneddoti, racconti, ironia e confidenza, in un’atmosfera davvero unica.
«Grazie a tutti per avere accettato questo invito, questo teatro è splendido, sembra di sentire il vostro abbraccio. Spero di tornare presto ad Ascoli, siamo stati molto bene, non vediamo l’ora. Lo spettacolo è finito, faccio fatica a staccarmi da voi, ho paura e forse anche voi ne avete», ha detto la Mannino al termine, dopo l’inevitabile standing ovation, riferendosi ad un ameno fatto narrato in precedenza. «Da piccola ero puntigliosa, piagnucolona e pesante, parlavo sempre e non mi piacevano le gite scolastiche perché facevo fatica a staccarmi da mia madre: avevo paura si potesse rendere conto che lontano da me si sta benissimo».
Applausi, scoperte («Ascoli è bellissima ma è difficile arrivarci»), il dubbio se gli stessi ascolani mettano o meno le succulente olive anche nei panini ed una certezza: se il giaguaro la guarda storto, il pubblico di sicuro no. Anzi.
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