È partita da qualche settimana l’iniziativa promossa dalle “donne dem” del Piceno e delle amministratrici del centrosinistra che impegnerà tanti Comuni della provincia nella discussione in Consiglio della mozione per la tutela della legge 194 del 1978 e dei consultori territoriali previsti dalla legge stessa.
L’iniziativa targata Pd, partita da una sollecitazione delle consigliere regionali Manuela Bora, Anna Casini e Micaela Vitri e sostenuta dalla “Conferenza delle donne democratiche” nazionale e regionale guidate da Roberta Mori e Luisa Cecarini, mira a creare una vera e propria “rete di protezione” rispetto ad una legge -quella sull’interruzione volontaria di gravidanza e sui servizi dei consultori a supporto delle donne- ancora minacciata e depotenziata dalla volontà politica della destra di controllare e svilire l’autodeterminazione femminile sulle scelte riproduttive.
Per questo, da qualche settimana fino alla fine di novembre, nella stragrande maggioranza dei Consigli comunali del Piceno è stata e verrà richiesta la discussione sul tema. Ad oggi, il documento è stato discusso e approvato in Consiglio nei Comuni di Rotella, con voto all’unanimità e Offida dove la minoranza ha ritenuto di astenersi. Il documento è stato presentato e in procinto di essere discusso, per ora, ad Ascoli, Castel di Lama, Grottammare, Colli del Tronto, Appignano, Spinetoli, Castorano, Folignano, Cossignano, San Benedetto del Tronto.
Sempre nel mese di novembre sarà oggetto di discussione e votazione anche nel Consiglio provinciale. Tra i punti principali della mozione la contrarietà sulla presenza dei gruppi cosiddetti provita nei consultori pubblici, nonché la sollecitazione alla regione a rafforzare i consultori pubblici in termini di assegnazione di personale e risorse economiche.
«È sconvolgente che ancora dopo quasi cinquant’anni dalla sua promulgazione siamo a dover difendere una legge di grande civiltà che si fa carico di sostenere le donne nella scelta per una maternità responsabile, per la difesa della loro salute e della loro autodeterminazione – dice la portavoce provinciale delle donne democratiche Valentina Bellini -. Questa “rete istituzionale” di tutela della 194 è un impegno che coinvolge tantissime donne di tutto il territorio Piceno per la difesa di un diritto civile basilare che il governo di destra -nazionale e regionale- continua ostinatamente a non riconoscere».
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