di Pier Paolo Flammini
La Consulta del Turismo di Grottammare fa i primi passi dopo la costituzione avvenuta alla fine della scorsa estate: l’insieme di imprenditori turistici, albergatori e titolari di concessioni balneari, ha incontrato nella sera di giovedì 24 ottobre il sindaco Alessandro Rocchi e l’assessore al Turismo Lorenzo Rossi per fare il punto su alcuni dei temi che hanno segnato l’estate 2024.
Umberto Scartozzi, titolare di un camping a Grottammare e presidente dell’Associazione Operatori Turistici, spiega: «E’ stata una riunione interessante, anche accesa in alcuni momenti. Abbiamo affrontato argomenti che hanno creato problemi la scorsa estate, come quello delle mucillagini che pur non colpendo la Riviera delle Palme hanno creato difficoltà a livello comunicativo, per non parlare della forte pioggia del 19 agosto dopo la quale le analisi dell’Arpam alla foce dei torrenti hanno portato a scrivere che il mare era inquinato, con ulteriori disdette in piena stagione».
«Su questi aspetti, abbiamo chiesto di potenziare la comunicazione, o con un portale di comunicazione turistica grottammarese, dove attraverso la divulgazione sui social si possano dare informazioni in tempo reale, oppure anche parlando con l’Arpam: al momento non sappiamo se dopo una pioggia l’Arpam debba fare immediatamente le analisi e soprattutto, in caso di analisi negative, chiediamo che queste vengano ripetute a distanza di 6 ore e non dopo giorni, perché occorre comunicare immediatamente la cessazione dell’allerta. Invece siamo stati lasciati soli», continua Scartozzi.
Altri argomenti sollevati durante l’incontro sono stati quelli connessi con il salvataggio a mare, il fatto il lungomare sud sia un po’ tralasciato, a detta degli operatori, rispetto al centro. Altro tema, quello del rumore provocato all’alba dal servizio di ritiro del vetro: alcuni imprenditori chiedono che possa essere svolto attorno alle 8 del mattino e non alle 5.
Scartozzi segue con interesse anche l’evoluzione che sta avvenendo con il Dmo (Destination Management Organization) di cui si è fatto capofila San Benedetto: «E’ molto interessante, al momento a livello teorico e di marketing, ma occorre sedersi anche per attivarsi. Decidere come primo passo cosa fare nel 2025, poi nel 2026. La nostra prima richiesta è quello di un portale turistico, una messa in rete degli operatori di Grottammare, San Benedetto e Cupra, e la decisione di come intervenire se la prossima estate si dovessero ripetere i problemi di mucillagine nel nord dell’Adriatico, come ci difendiamo?»
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