L’Atletico Ascoli a Castelfidardo per proseguire la corsa

di LINO MANNI

Nella città della musica, della fisarmonica nello specifico, alla nona di campionato l’Atletico Ascoli non può, ma soprattutto, non deve stonare. Questa domenica 27 ottobre a Castelfidardo (inizio ore 15) la squadra di mister Seccardini è attesa dall’ennesimo derby. Dopo la vittoria nel turno infrasettimanale con il Roma City ci si attende una conferma, un’altra buona prova per continuare la serie positiva. Dall’altra parte i padroni di casa che, dopo il pari in trasferta con la Civitanovese, vogliono riprendere a fare bottino pieno in casa. Fra le mura amiche la squadra di mister Giuliodori ha disputato 4 partite: 2 sconfitte, 1 pari e 1 vittoria. Ma quando ha vinto il Castelfidardo l’ha fatto alla grande:  5-0 al Termoli.

«Il Castelfidardo è una squadra con idee chiare e riconoscibili, frutto di un ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico negli ultimi anni – dichiara alla vigilia il tecnico bianconero Simone Seccardini – Una rosa ben costruita con grandi abilità nell’attaccare la profondità. Dovremmo essere bravi nel rimanere lucidi evitando di forzare le giocate nel canale centrale che ci esporrebbero a  ripartenze pericolose».

In casa bianconera la vittoria di mercoledì scorso ha messo in evidenza una crescita, anche caratteriale di tutta la rosa a disposizione di Seccardini. Tre punti che hanno proiettato la squadra al secondo posto in classifica (solo un punto di distacco dal quintetto capolista) dando una grande iniezione di fiducia. Si parla sempre di salvezza ma sognare è lecito.

Torna a disposizione l’attaccante Ciabuschi (3 gol). Non ci sarà invece l’altro centravanti, Maio, uscito malconcio dalla partita con il Roma City. Ma avendo da sempre portato avanti il principio della non titolarità tutti i ragazzi in rosa possono ritagliarsi un ruolo importante per raggiungere l’obiettivo della società del patron Graziano Giordani nel più breve tempo possibile.

Arbitro della partita Davide Testoni di Ciampino. Giudici di linea Mirco Monaco di Chieti e Simone Graziano Azzariti di Termoli