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Dardust, arriva il nuovo album: “Urban Impressionism” poi il tour europeo

MUSICA - L'8 novembre esce il quinto disco del musicista, produttore e compositore ascolano. Uno stile personalissimo, capace di accorciare i confini tra contemporaneo e classico. Debutto dal vivo a marzo con partenza da Barcellona. Nel frattempo continua la collaborazione con Jovanotti
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di Filippo Ferretti 

 

Una stagione di fuoco attende Dardust, il musicista, produttore e compositore ascolano che si appresta tra pochi giorni a dare alla luce il suo quinto album, atteso per il prossimo 8 novembre. L’uscita di “Urban Impressionism”, questo il titolo, inaugurerà un lungo iter promozionale per l’artista, al secolo Dario Faini, che poi proseguirà nei mesi in un importante tour internazionale.

Dario Faini, in arte Dardust

 

A due anni da “Duality” e dopo dieci anni vissuti come autore di successi popolari nell’universo pop, Dardust ha deciso di dedicare più che mai anima e corpo al progetto che lo vede alle prese con uno stile personalissimo, capace di accorciare i confini tra contemporaneo e classico. Un percorso in grado di offrire al pubblico climi non convenzionali, concepiti tra pianoforte ed elettronica, che lo ha portato, prima, ad attraversare l’asse geografico Berlino, Reykjavík e Londra con la pubblicazione dei primi tre dischi (7”, “Birth”,”S.A.D Storm and Drugs”) e poi a puntare sulla new age di “Duality”del 2022, il disco ispirato al Giappone.

 

Ora, invece, con il suo ultimo lavoro intende portare Ravel e Debussy nel mondo attuale. Un universo minimale che è stato anticipato da una serie di brani -“Mon coeur”,“Béton Brut”,“Impression”, “Skyline”, “Italian Rêverie”, “Danse (en plein air)”e “Nocturne of You” – e che per l’autore ha l’obiettivo di accogliere l’ascoltatore in un minimalismo assoluto, dominato dalla presenza del pianoforte.

 

Il nuovo progetto discografico porta Dardust sempre più lontano dai brani da lui scritti e prodotti per altri, spesso diventati tormentoni, finiti numeri uno in classifica, talvolta dominatori a Sanremo. Una scelta, quella del Re Mida della discografia italiana, con 100 dischi di platino alle spalle, che sembra scomoda oltre che coraggiosissima, perché rischia di sconcertare chi non ama le contaminazioni, le innovazioni nelle sette note, con la conseguenza di deludere i puristi della classica e di far arrabbiare gli amanti dell’elettronica per via delle sue tante escursioni trascorse verso il pop.

Con Jovanotti durante l’ultimo memorial “Troiani”

 

Ecco allora il pubblico internazionale a cui è rivolto l’imminente giro di concerti all’estero, che partirà a marzo in teatri pronti ad accogliere l’esplorazione in musica di scenari urbani inediti, effettuati da Dardust mediante viaggi e registrazioni di suoni effettuati nelle periferie di location diverse. Una ricerca realizzata prendendo a modello gli impressionisti quando erano intenti a dipingere scene di vita all’aperto, rappresentando la realtà in modo personale ed enfatizzando la percezione immediata piuttosto che la rappresentazione dei dettagli.

 

Il tour “Urban Impressionism” prenderà il via il 18 marzo 2025, e calcherà i palchi di nove città europee, partendo da Barcellona e proseguendo poi a Madrid, Lisbona, Parigi, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Praga, Londra.

 

Il disco, prima ancora di essere pubblicato è stato fatto ascoltare in anteprima ad un amico e testimone prezioso, Jovanotti, alla vigilia della 25esima edizione del “Memorial Troiani”, che li ha visti esibirsi il mese scorso in piazza del Popolo ad Ascoli. Una collaborazione, quella tra Lorenzo Cherubini e da Dario Faini, che torna prepotente a cinque anni dal singolo “Nuova Era” e che è destinata a rinnovarsi, dato che l’artista ascolano si sta occupando del nuovo disco dell’interprete e autore di brani quali “Per te”, “Ombelico del mondo” e “Ragazzo Fortunato”.


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