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«Aprire via Lombroso? Sì, purché si facciano i parcheggi e i sottopassi previsti»

SAN BENEDETTO - 900 i firmatari che hanno raccolto l'invito dei residenti: si chiede che si dia attuazione al Piano Particolareggiato che prevede 300 stalli scambiatori lungo viale dello Sport e sottopassi ferroviari. Altrimenti, spiega il residente e architetto Luigi Anelli, «via Lombroso diventerebbe solo una via trafficata con incentivo a usare l'auto per arrivare in centro danneggiando tutta la città»
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Luigi Anelli e Vincenzo Acciarri, terz’ultimo e penultimo

 

di Pier Paolo Flammini

 

Eterna via Lombroso. Sulla discussa apertura della via che collega il centro di San Benedetto, attraverso via Piemonte, a Porto d’Ascoli, attraverso viale dello Sport, sono state raccolte 900 firme che chiedono, contestualmente all’apertura annunciata da parte dell’Amministrazione Comunale, anche la realizzazione di quanto previsto dal Piano Particolareggiato Marina di Sotto, in particolare nell’Ambito 4 dello stesso, oltre all’Ambito 3 che riguarda i lavori attualmente in corso per realizzare Piazza San Pio X e aggiornare la viabilità nell’intersezione tra viale dello Sport e via Virgilio, attraverso una rotatoria.

 

Via Lombroso, qui il tracciato che manca per unirla a Viale dello Sport

A presentare i dettagli della raccolta firme e anche gli obiettivi, sono stati alcuni cittadini, tra cui alcuni residenti proprio in via Lombroso come l’architetto Luigi Anelli, supportato dall’architetto Vincenzo Acciarri (in passato insignito dal Gran Pavese Rossoblù e ideatore di opere come lo stadio “Riviera delle Palme” e l’Auditorium Comunale).

 

 

Viale dello Sport, parcheggi privati degli alberghi

«Intervengo come singolo cittadino e professionista del settore – inizia Anelli – Si parla spesso dell’apertura di via Lombroso senza però integrare questa azione attraverso quanto già previsto dal Comune per l’intera zona. Innanzitutto le carte comunali hanno immaginato che lungo la ferrovia si sviluppi, da via Virgilio fino a quasi via Voltattorni, un sistema di parcheggi e ben quattro attraversamenti della ferrovia». Gli stalli sarebbero 300 solo da previsioni di piano, ai quali si vanno ad aggiungere altri parcheggi pubblici nelle aree attualmente incolte ai lati del sottopassso, direzione ovest.

 

Viale Dello Sport, qui sbucherebbe il collegamento con via Lombroso

«Tutto questo – spiega Anelli – consentirebbe che l’apertura di via Lombroso non vada ad incrementare il traffico verso il centro, perché l’area rappresenterebbe un grande parcheggio scambiatore, con possibilità di car sharing, ricarica mezzi elettrici e altri sistemi di mobilità, senza dimenticare che in questo modo si alleggerirebbe di molto la ricerca di parcheggi sia nell’area di Viale De Gasperi che in via Volta e sul lungomare. Il Piano prevede che i proprietari privati delle aree abbiano la possibilità di realizzare parcheggi interrati e pensiline fotovoltaiche».

 

Via Lombroso

Certamente i tempi si allungherebbero, rispetto alla mera apertura di una via, con rotatoria nell’inserimento di viale dello Sport. Anche perché alcune di quelle aree sono state acquistate dagli alberghi per deputarle a sosta gratuita per la propria clientela: «Noi siamo disponibili alla riapertura di via Lombroso ma realizzando le opere previste altrimenti l’apertura di via Lombroso diventa un incentivo per arrivare in centro con l’automobile».

 

Piano Particolareggiato Marina di Sotto, ambito 3 e 4

Aggiunge Vincenzo Acciarri: «Questo è un tentativo da parte nostra di creare una gestione partecipata della città. in un momento in cui l’amministrazione sta progettando il nuovo Piano Regolatore e il Piano della Mobilità Sostenibile. Realizzare quanto previsto è uno snodo strategico e si arriverebbe a collegamenti ciclopedonali che mancano tra parte ovest ed est della ferrovia. A San Benedetto il collegamento col mare si è interrotto nel 1860, con la costruzione della ferrovia, e da quel momento la città ha iniziato a svilupparsi in senso nord sud anziché ovest est come era stato in precedenza. Dal 1863 non sono più stati fatti nuovi sottopassi, la città ha dimenticato il suo rapporto col mare».

 


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