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Quintana, è partita la corsa a far parte del nuovo Consiglio degli Anziani

ASCOLI - Tante le richieste già presentate all'ente, ma numerose soprattutto le candidature per ottenere uno scranno grazie a intercessioni politiche. Alla fine deciderà il Magnifico Messere
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il Magnifico Messere Fioravanti

 

 

Se per il rinnovo degli dei comitati dei sei sestieri i giochi sembrano ormai piuttosto chiari in vista del voto del 15 dicembre prossimo, un po’ meno chiaro appare il futuro del Consiglio degli Anziani della Quintana, almeno all’apparenza, visto che nel sottobosco movimenti già ci sono. Una cosa è certa: in tanti ambiscono a farne parte, magari nel ruolo di presidente lasciato vacante da Massimo Massetti dopo due mandati.

 

Alla sede dell’ente Quintana sono già arrivate tante richieste di soggetti che chiedono di essere presi in considerazione per far parte del consiglio che per i prossimi cinque anni dovrà sovrintendere al grosso dell’organizzazione quintanara, insieme alla municipalità e ai sestieri.

 

 

Richieste sono giunte in via formale, ma anche informale, col sindaco e Magnifico Messere Marco Fioravanti che viene tirato per la giacchetta da diversi soggetti “ambiziosi” che cercano di perorare la propria causa anche attraverso l’intercessione di altri politici ascolani.

 

Il primo cittadino ascolano non sembra avere fretta, almeno pubblicamente. Sa bene che deve scegliere gli uomini più adatti e, soprattutto, fidati. Lo statuto riserva a lui la scelta di tre membri e ai sestieri il compito di indicare il rettore e quinto componente. Ed è tra i tre membri indicati da Fioravanti che, sempre per statuto, uscirà il nuovo presidente del Consiglio degli Anziani; per cui è chiaro che è fondamentalmente il sindaco a dettare le linee guida per tutto il mondo quintanaro. Ricordiamo che “la candidatura dei tre membri avviene per avviso pubblico e ha carattere fiduciario. Gli stessi possono essere revocati dal Magnifico Messere con comunicazione inviata al Consiglio degli Anziani”.

 

 

 

Da anni si sente pronunciare da più parti lo slogan “fuori la politica dalla Quintana”. Concetto nobile, ma è inapplicabile nel momento in cui è il sindaco ad avere il potere di indirizzare le nomine e sovrintendere alle decisioni, specie le più importanti. Per cui è evidente che la politica, giusto o sbagliato che sia non è questa la sede per dirlo, ha il pieno controllo sulla Quintana e, per suo tramite, anche la coalizione politica che guida e che volentieri gli suggerisce questo o quel nome da infilare nel nuovo Consiglio degli Anziani.

 

Il numero di persone che ruota intorno alla rievocazione storica ascolana è alto. Un “bacino” sul quale si concentrano molti appetiti e dunque non meraviglia che in tanti ambiscano a entrare nel Consiglio degli Anziani e diventarne presidente, benché il ritorno economico è praticamente pari a zero. Sarà solo per passione?



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