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Pareggio amaro e ritiro prolungato, per l’Ascoli è ancora lontana la via d’uscita dalla crisi

CALCIO - L'1-1 casalingo contro i molisani muove la classifica dopo oltre un mese, ma non cambia la sostanza in casa bianconera, dove le problematiche da risolvere rimangono molto profonde. Prosegue anche il silenzio stampa, rotto soltanto da Pulcinelli con il solito messaggio social. Domenica sfida all'Arezzo, quinta forza del torneo
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La squadra a fine partita

di Salvatore Mastropietro

 

L’unico aspetto positivo, tra infinite virgolette, del pareggio interno contro il Campobasso è che in casa Ascoli la classifica sia tornata a muoversi dopo oltre un mese. Adesso sono 9 i punti raccolti dopo 12 gare, ma la crisi è più viva che mai.

 

Non aver vinto neanche contro un avversario di fascia media e in giornata no come il Campobasso, a segno nell’unico vero tiro in porta della propria gara, non lascia spazio a segnali di ottimismo. Per uscire dal periodo da incubo c’è bisogno di molto di più, lo sa bene la società e in generale tutto l’ambiente. Non a caso, il ritiro “a data da destinarsi” imposto nel post partita di Pineto-Ascoli è stato prorogato, così come il silenzio stampa.

 

Lo striscione esposto dagli Ultras: «Basta con questa indecenza, fuori dalle palle questa dirigenza»

Nessun tesserato bianconero ha rilasciato dichiarazioni nel post partita. Il silenzio è stato rotto in giornata soltanto dal patron Massimo Pulcinelli tramite il suo profilo Instagram, canale di comunicazione prediletto, rispondendo a un tifoso che lo provocava sul tema delle multe per il lancio (deprecabile) di bombe carta e lanciando un messaggio che in un momento del genere sarebbe stato senz’altro meglio evitare: «Con la speranza che stiate a casa! Anche ieri perso 2 punti e 20 mila euro per voi. Poi scrivete che amate l’Ascoli? Vergognatevi».

 

La multa, arrivata poco dopo ufficialmente, è in realtà è stata di 1.200€ «per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato, durante la gara, undici petardi e tre fumogeni nel recinto di gioco, senza conseguenze e, al termine della gara, un ulteriore petardo all’esterno degli spogliatoi, senza conseguenze». A livello di sanzioni disciplinari, invece, si è ampliata la lista di diffidati: Alagna si aggiunge a Bertini e D’Uffizi.

 

Sul campo, intanto, da oggi si è iniziato a mettere nel mirino il prossimo match di campionato. Dopo tre partite, con un solo punto raccolto, contro avversari di medio-basso livello come Perugia, Pineto e Campobasso, l’Ascoli tornerà ad affrontare una delle “big” del girone, l’Arezzo. I toscani, con cui il Picchio ha già giocato in stagione (perdendo 2-1) nel secondo turno eliminatorio di Coppa Italia, sono attualmente al quinto posto in classifica e reduci da 10 punti nelle ultime cinque partite. Al “Comunale” – in vendita da oggi i tagliandi per il settore ospiti – sarà dunque necessaria un’impresa. Visto il periodo dei bianconeri, il pessimismo è inevitabile.

 

 



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