SAN BENEDETTO – Nel silenzio della politica di fronte alla decisione per la partita del 3 novembre prendono la parola i segretari D’Eramo e Moschella: «Non si possano punire donne, uomini o bambini solo in virtù di una residenza che non corrisponde alla città dove si gioca la partita, bisognerebbe invece fare il contrario: favorire l’accesso degli sportivi allo stadio, in uno stadio sempre più sicuro e soprattutto ospitale, adatto al gioco del calcio»
Copia e incolla questo URL nel tuo sito WordPress per farne l'embed
Copia e incolla questo codice nel tuo sito per farne l'embed