«Alle diffide dei sindacati rispondiamo che continueremo a rispettare le norme, proseguendo nel fare tutto quanto possibile per tutelare i lavoratori, non alimentare il precariato e per dare ai cittadini il miglior servizio sanitario pubblico possibile».
Risponde così l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl salute che con una nota hanno diffidato la direzione a procedere «alla stabilizzazione immediata di tutto il personale, sanitario e amministrativo, in possesso dei requisiti, nonché all’implementazione della dotazione organica attraverso l’istituto contrattuale della mobilità esterna per i medesimi profili professionali».
Poi la direzione Ast entra nel dettaglio: «Al nostro insediamento, oltre 15 mesi fa, la situazione del precariato era fuori da ogni parametro di legge. Dov’erano le stesse organizzazioni sindacali che oggi diffidano? Cosa hanno fatto per difendere i diritti dei lavoratori negli anni precedenti?
Dal nostro insediamento siamo intervenuti in maniera importante sulla lotta al precariato procedendo alla formulazione delle graduatorie di stabilizzazione, all’effettiva stabilizzazioni del personale avente diritto così come previste nel Piano assunzioni, abbiamo assunto a tempo indeterminato dalle graduatorie di concorso, effettuato procedure di mobilità in ingresso, procedure che non venivano espletate dal 2018, ridotto il ricorso ai tempi determinati limitandoli alle sole fattispecie previste per legge quali le sostituzioni delle lunghe malattie, o delle assenze per gravidanze/puerperio, per piano ferie estivo e poche ulteriori situazioni».
La direzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli prosegue dicendo: «Queste organizzazioni sindacali, disconoscendo il grande lavoro fatto a favore, sia dei lavoratori, che della popolazione, diffidano l’amministrazione chiedendo, di fatto, di violare la legge procedendo ad assunzioni oltre la capienza della dotazione organica, superando il tetto di spesa del personale fissato per legge e che già la Regione Marche per il 2024 ha aumentato per questa Ast rispetto al 2023».
Inoltre, i vertici dell’Ast di Ascoli puntualizzano sul ricorso a infermieri interinali: «Si è trattato – sottolinea l’Ast – di una soluzione estemporanea per necessità sopraggiunte, impreviste ed imprevedibili, legate al periodo estivo, e non a carenze strutturali».
La direzione della Sanità picena infine evidenzia di non essersi mai sottratta al confronto con i sindacati, «rispondendo per iscritti a ben 44 richieste sindacali, tutte documentabili e protocollate. Inoltre, ha effettuato incontri con cadenza quindicinale per oltre un anno, fino ad agosto 2024. Ma negli incontri le doglianze tra sindacalisti/Rsu e le rivalità tra gli stessi hanno reso vane innumerevoli iniziative proposte dall’amministrazione. Solo questo è il vero motivo per cui la direzione, comunicandolo a tutti nel corso dell’ultimo incontro sindacale, ha ritenuto di diradare la cadenza di incontri poco proficui.
L’Azienda – conclude la direzione – proseguirà a tutelare i diritti dei lavoratori, a sanare posizioni sospese del passato, avendo già distribuito i corrispettivi economici dovuti ai lavoratori, alcuni spettanti fin dal 2019 e mai dati. Dov’erano le stesse organizzazioni sindacali che oggi diffidano? Cosa hanno fatto per difendere i diritti dei lavoratori negli anni precedenti?».
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