di Filippo Ferretti
Turismo in crescita ad Ascoli nel 2024. Questo, nonostante le visite guidate effettuate nei mesi di luglio e agosto abbiano registrato un lieve calo a causa delle alte temperature e dell’interesse che i visitatori delle Marche riversano soprattutto nei confronti di Pesaro, la cui risonanza rappresenta una forte attrattiva, dopo essere stata la nomina a “Capitale italiana della cultura”.
Tuttavia, molto bene sono andati quest’anno i tour primaverili e ottima è stata la richiesta di escursioni ad inizio autunno, il cui lavoro è affidato come sempre alle guide professionali “Marche IV Regio”. Ma il vero risultato è quello che certifica il numero dei visitatori affluiti nei musei, che secondo il direttore Stefano Papetti in questi primi 10 mesi è superiore a quello delle presenze registrate nello stesso periodo del 2023.
Lo scorso anno, infatti, erano stati superati i 22.000 ingressi, contati da gennaio a ottobre e le previsioni portano a pensare che, se un simile trend dovesse proseguire, a fine dicembre di quest’anno le strutture ascolane potrebbero tagliare il traguardo dei 30.000 ticket strappati.
«Il museo maggiormente preferito dai turisti è sempre la Pinacoteca Civica, seguita dal Forte Malatesta» conferma Fabio Bracchi di “Integra” che con la cooperativa “Il Picchio” gestisce i luoghi cittadini della cultura. I dati della Pinacoteca sono anche il frutto delle continue iniziative che ogni mese vengono allestite all’interno della galleria museale ubicata in Piazza Arringo, finalizzate ad unire arte, degustazioni e incontri culturali e scenici in grado di abbracciare più settori della città.
La novità è che anche il teatro Ventidio Basso è diventato una meta molto ambita da chi vuole conoscere e amare le cento torri, in quanto a presenze supera la Galleria d’Arte Contemporanea e il museo dell’Arte ceramica.
Ma chi sono e da dove vengono i visitatori che scelgono di ammirare Ascoli?
«Per quanto riguarda gli stranieri tanti anglofoni, ma in generale provenienti dal Nord Europa, mentre per gli italiani sono soprattutto coloro che vivono ad est della Penisola», spiega la guida turistica Giusy Passamonti, raccontando di visitatori veneti, romagnoli e pugliesi. In particolare, questi ultimi sempre più numerosi decidono di fare tappa nel capoluogo piceno mentre tornano a casa.
E le bellezze cittadine? Quali i beni che colpiscono i forestieri durante le passeggiate culturali? «Piazza del Popolo in primis: iconica, ipnotica, tutti sono in cerca dal vivo di questo luogo visto in fotografia. E poi le torri del quartiere di San Giacomo e via delle Stelle, che lascia col fiato sospeso chi la vede», dichiara un’altra guida turistica, Sara Giorgi, facendosi portavoce dell’enorme delusione di chi approda nel salotto cittadino quando ad essere protagonisti in piazza sono gazebo, dehor, palcoscenici allestiti in occasione di spettacoli e mercatini, che impediscono loro di immortalarla così come l’avevano immaginata.
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