di Maria Nerina Galiè
Anche se il clima è tutt’altro che autunnale, a ricordarci dell’appuntamento con l’influenza, dal quale nessuno si può considerare esonerato nella stagione fredda ormai alle porte, c’è l’apertura della campagna vaccinale, a metà ottobre nelle Marche (leggi qui), e con il farmaco aggiornato alla variante che anche quest’anno si ipotizza andrà per la maggiore, sulla base della tipologia isolata nell’emisfero australe, che ci precede di una stagione.
Da quanto accade dall’altra parte del mondo si apprende anche che l’influenza stagionale di quest’anno, il cui picco è previsto come sempre per dopo le Feste Natalizie e fino a febbraio, «è in grado di eludere il nostro sistema immunitario e quindi di rivelarsi molto contagiosa», spiega il dottor Claudio Angelini, direttore del Dipartimento di Prevenzione di Ast Ascoli.
«Il virus isolato nell’emisfero australe è l’AH3N2 – sono ancora le parole del dottor Angelini – e può determinare un quadro sintomatico importante. Provoca febbre alta, tosse, dolori articolari e muscolari ma può anche interessare le basse vie respiratorie fino ad evolvere in polmonite e, nei bambini piccoli, in bronchiolite.
Essendo in grado di eludere il sistema immunitario avrà una grande diffusione. Per prevenire i casi più gravi, dalle conseguenze potenzialmente letali per anziani e categorie a rischio, si deve ricorrere al vaccino».
Ma non sarà solo l’Ah3N2 a costringere a letto milioni di italiani. Il nuovo virus si dividerà “la piazza” con l’H1N1, il Covid ed il nemico dei bambini, il virus respiratorio sinciziale, che lo scorso ha riguardato diversi piccini anche nel Piceno (leggi qui).
Ma il Vrs ha un nuovo nemico quest’anno: la campagna di immunizzazione nei neonati e nei lattanti, attivata dalla Regione Marche in linea con il resto del territorio nazionale, attraverso la somministrazione di uno specifico anticorpo monoclonale.
Il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ast picena: «Si tratta di una forma di immunizzazione passiva volta ad impedire l’ingresso del virus nelle cellule delle vie respiratorie. Come da protocollo ministeriale recepito dalla Regione, per questa stagione riguarderà tutti i bimbi nati da novembre e nei 100 giorni precedenti, oltre ai fragili con meno di 24 mesi, e fino ad aprile 2025.
Appena il prodotto sarà disponibile si inizierà la somministrazione, su base volontaria e gratuita, direttamente nei punti nascita prima delle dimissioni.
I reparti degli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto sono pronti. Non si esclude un allargamento della campagna a tutti i nati nel 2024».
Resta quindi la prevenzione l’arma più indicata contro i virus.
«Oltre agli anziani e alle persone fragili – ribadisce il professionista – è fortemente raccomandata la vaccinazione ai bambini. Sono veicolo di contagio (a scuole e nei punti di aggregazione) e la loro risposta immunitaria è meno sviluppata rispetto agli adulti, come è logico vista la minore esposizione negli anni. In particolare quelli che poco dopo la nascita sono rimasti per lungo tempo in casa per via del lockdown.
Per loro ci sono vaccini spray nasali, da 2 a 6 anni. Oppure la classica “punturina” da 6 mesi a 9 anni. I pediatri sapranno dare tutte le informazioni».
Insieme all’antinfluenzale, che si può ricevere insieme a quello contro il Covid, l’invito del professionista è quello di rispettare le regole igienico sanitarie, imparate durante la pandemia: chi è raffreddato dovrebbe indossare la mascherina.
In caso di malattia, cosa fare?
Angelini: «La miglior cura è il riposo, non fare gli eroi e non assumere farmaci di testa propria, soprattutto antibiotici, inutili per combattere il virus salvo casi di complicanze da rimandare alla valutazione del medico di medicina generale».
Infine un punto sul Covid con il direttore del Dipartimento di Prevenzione piceno: «Le ultime varianti sono meno aggressive ed ormai è un virus endemico, cioè che può colpire tutti ed il qualsiasi momento dell’anno. Tuttavia le basse temperature contribuiscono alla diffusione di questo come degli altri virus. Un mix che si può prevenire. Gli strumenti ci sono».
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