«Uno strumento fiscale che guarda al di fuori dei confini italiani, delle cui ricadute positive però possono trarre notevoli benefici i nostri territori. È la flat tax al 7% dedicata ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere nell’Appennino centrale. Una misura, la Flat Tax al 7%, il cui potenziale non è stato ancora del tutto espresso e che può svolgere una duplice funzione nei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma: frenare il fenomeno di spopolamento e incentivare la crescita economica di quelle comunità». E’ quanto fanno sapere dall’Ufficio stampa e comunicazione del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, il senatore Guido Castelli.
Al tema, infatti, è stato dedicato un convegno promosso dalla School of Government della Luiss Guido Carli e dal Commissario straordinario Sisma 2016, in collaborazione con la Fondazione Magna Carta. L’evento si è svolto a Roma presso la Club House di CEOforLife e vi hanno preso parte, tra gli altri, Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze; Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016; Gaetano Quagliariello, Dean School of Government – Luiss Guido Carli; Alessandro Canelli, Presidente dell’Ifel.
«I regimi agevolativi pensati per i territori del cratere, ancora impegnati nella difficile ricostruzione economica e sociale – le dichiarazioni del viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, riportate nella nota – sono essenziali per rilanciare queste aree. Attraverso misure fiscali mirate e incentivi per chi decide di trasferirsi, vogliamo rendere questi territori attrattivi, dando un impulso concreto alla rinascita e sostenendo lo sviluppo locale».
Il Viceministro ha ribadito «il grande impegno di questo Governo di unire alla ricostruzione fisica una strategia di rilancio sociale ed economica volta a creare le condizioni favorevoli per una crescita stabile e duratura. Stiamo lavorando con determinazione alla revisione dell’intero sistema fiscale: siamo convinti che, con una politica fiscale chiara e sostenibile, anche i territori del cratere possano diventare un modello di rinascita, contribuendo a fare dell’Italia un Paese più competitivo e inclusivo».
«Sicurezza e sostenibilità – le parole del Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli – sono i due capisaldi sui quali si fonda la complessa strategia per la rinascita dell’Appennino centrale, il cui obiettivo ultimo è quello di contrastare il fenomeno dello spopolamento e di rilanciare il tessuto economico e sociale di territori feriti da una sequenza sismica devastante. Un’azione articolata su più livelli che ha dato luogo al Laboratorio Appennino centrale, un modello di sviluppo delle aree interne riconosciuto a livello internazionale e sostenuto convintamente dal Governo Meloni. La Flat Tax al 7% si inserisce a pieno titolo all’interno di quell’attività di riparazione economica e sociale che sono chiamato a realizzare e che stiamo attuando prioritariamente attraverso il Programma NextAppennino. Se la ricostruzione, alla quale abbiamo impresso un cambio di passo, rappresenta certamente il primo strumento di contrasto allo spopolamento, non c’è dubbio che questa misura possa offrire un contributo aggiuntivo importante. La norma sta suscitando un notevole interesse internazionale, soprattutto tra i pensionati del Nord America. Attraverso iniziative come quella odierna e facendo rete, vogliamo diffonderne le caratteristiche e i vantaggi a una platea sempre più ampia».
«L’Italia centro-meridionale necessita di un approccio strategico, integrato e coordinato per il rilancio delle sue aree fragili, da tempo esposte a sfide strutturali come lo spopolamento e la stagnazione economica. Oggi – il punto di Gaetano Quagliariello, della Luiss School of Government – viene discussa una misura concreta che rappresenta non solo un’opportunità di rilancio economico, ma anche uno strumento per mitigare gli effetti della crisi demografica nelle aree interne, più isolate e periferiche, riuscendo ad attrarre nuove risorse e stimolando gli investimenti. È necessario che questi interventi non siano episodici ma rientrino in una strategia d’insieme, che tenga conto della vocazione dei territori e metta al centro il capitale umano, la cui importanza, in passato, è stata sottovalutata, limitando gli effetti delle iniziative pensate in favore di altre aree fragili».
Nel dettaglio, come spiegano dall’Ufficio del Commissario per la Ricostruzione, possono usufruire di questa misura, che prevede la possibilità di assoggettare tutti i redditi con la formula della Flat Tax (compresi i redditi da pensione estera), le persone fisiche che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia, in un comune con meno di 20 mila abitanti situato all’interno delle zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-2017. Inoltre, i soggetti interessati non devono essere stati residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti al trasferimento e devono provenire da Paesi con i quali esistono accordi di cooperazione amministrativa in materia fiscale. L’imposta è calcolata in modo forfettario, con un’aliquota del 7% sui redditi esteri per i nove anni successivi a quello in cui diviene efficace l’opzione. Finalità del provvedimento è dunque quella di attrarre in Italia cittadini pensionati provenienti dall’estero, i quali potranno usufruire di una tassazione semplificata e ridotta sul reddito.
Contestualmente, dall’Ufficio stampa e comunicazione del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, tirano le somme sul convegno sul sul Superbonus 110% al quale lo stesso Castelli ha partecipato. Sul tema, il Commissario non ha dubbi: «Occasione da cogliere entro il 2025».
Banche, istituzioni, enti locali e aziende si sono incontrati, infatti, ieri a Castelraimondo, presso Borgo Lanciano, in un convegno dal titolo: “Superbonus 110% – Ultima chiamata per gli immobili danneggiati da eventi sismici”. A prendere parte all’evento, si diceva, anche il Commissario Castelli, che ha ricordato «l’occasione fornita dal Governo con la proroga del Superbonus, con possibilità di avvalersi dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta, a tutto il 2025. Il Laboratorio Appennino centrale è un modello virtuoso di ricostruzione e di riparazione economica e sociale, che può rappresentare un punto di riferimento anche per altre aree interne, nel quale sicurezza e sostenibilità hanno un ruolo centrale – ha dichiarato il Commissario Castelli -. Il Governo Meloni ha dimostrato grande attenzione e sensibilità nel tutelare il Superbonus 110% per i territori del sisma: uno strumento che inizialmente ha contribuito a fronteggiare il caro prezzi per poi, via via, rivelarsi macchinoso e difficilmente utilizzabile. Tuttavia, ora abbiamo l’occasione di utilizzarlo, congiuntamente allo sconto in fattura e alla cessione del credito, per altri 14 mesi. E ricordo che nel 2024 abbiamo ancora 120 mln a disposizione nel plafond. Il mio invito a tutti gli attori della ricostruzione è dunque quello di utilizzare al meglio questi mesi residui, per cogliere l’opportunità offerta dagli strumenti ancora a disposizione, perché siamo davvero di fronte all’”ultima chiamata”. Sarà nostra cura ottimizzare questi mesi lavorando anche a semplificazioni e mettere in campo ogni strumento per fronteggiare il caro prezzi, tuttavia la provvista finanziaria attualmente a disposizione grazie all’utilizzo di Superbonus 110% e contributo sisma è davvero generosa e sarà difficilmente eguagliabile. Il Superbonus, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025, unito al contributo speciale per la ricostruzione, può permettere ai proprietari di immobili danneggiati dal sisma di coprire interamente i costi di demolizione e ricostruzione oppure ristrutturazione e adeguamento antisismico ed energetico della propria casa, coprendo eventuali accolli aggiuntivi rispetto al solo contributo sisma».
Nel corso del convegno, dopo l’introduzione di Roberto Pupilli, Vicesindaco di Castelraimondo, Vincenzo Felicioli, Sindaco di Fiuminata (Mc) e Consigliere Provinciale e di Renzo Marinelli, Consigliere della Regione Marche, gli interventi dei relatori hanno approfondito gli aspetti normativi, tecnici e finanziari legati all’applicazione del Superbonus 110%, fornendo analisi dettagliate e linee guida agli oltre 300 professionisti del settore, ingegneri e architetti, presenti in sala. Tra questi, si segnala quello di Enrico Zanetti, Consigliere del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha focalizzato l’attenzione sui presupposti normativi che devono sussistere per gli interventi all’interno del perimetro agevolato previsto, sulla documentazione necessaria per comprovare il diritto a tale regime agevolativo e sui presupposti che consentono di protrarre la fruizione.
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