di Pier Paolo Flammini
La salma di Massimiliano Galletti potrebbe essere a San Benedetto già sabato prossimo, o al massimo lunedì 11 novembre. Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni di Gheri Merlonghi (clicca qui), imprenditore milanese, titolare della più importante ditta di pompe funebri di Milano nonché nato a San Benedetto e vissuto a Montedinove, oltre che specializzato nella gestione del rientro dei feretri dall’estero.
Massimiliano Galletti, 59 anni, è morto in Ucraina, a Kiev, a seguito delle ferite riportate a causa dello scoppio di una granata. Si trovava in Ucraina da diversi mesi, e si era messo in aspettativa come dipendente comunale, Ufficio Anagrafe.
«Siamo in possesso della salma – spiega Merlonghi – e domani mattina, con la guida di un nostro referente ucraino, saremo all’ambasciata polacca di Leopoli dove otterremo il permesso di entrare in Polonia. Pensiamo di riuscire a superare il confine nel mattino di venerdì, e a quel punto, una volta su suolo polacco, riusciremo a muoverci più agevolmente. Ma occorre usare sempre il condizionale perché ci stiamo spostando da Kiev a Leopoli e poi verso la Polonia pur sempre in una nazione devastata dalla guerra per cui ci sono molte incognite e rischio di rallentamenti. Se ce la dovessimo fare, sabato sarà possibile svolgere i funerali a San Benedetto altrimenti tutto dovrà essere rimandato a lunedì».
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