di Filippo Ferretti
Una storia lunga cinquanta anni e più viva che mai. Il 10 aprile del 1974 nasceva la sede ascolana dell’Aied, voluta con coraggio e sensibilità da Pinetta Teodori, colei a cui si deve tanto lavoro realizzato da allora in poi a favore delle donne del territorio.
Una necessità che diventò rivoluzionaria, consentendo all’epoca di accogliere problematiche accusate da coloro che non venivano tutelate, appoggiate, istruite, nell’ambito della procreazione, della contraccezione, della loro vita sessuale.
Per rammentare il suo operato ma anche per ripercorrere le tappe fondamentali di questo servizio insostituibile ad Ascoli, nella data di domani, sabato 9 novembre, presso la Bottega del Terzo Settore alle ore 17 e 30, avrà luogo un incontro con coloro che nel corso degli anni hanno lavorato al fianco della fondatrice del consultorio dell’associazione italiana per l’educazione demografica.
Ci sarà l’attuale presidente, Tiziana Antonucci, le componenti del direttivo di oggi ma anche varie figure storiche dell’Aied. In particolare, nel pensiero e nel ricordo di tutti sarà presente anche la fondatrice, animatrice e a lungo presidente, scomparsa nel 1964 a soli 61 anni. Una storia, quella dell’Aied di Ascoli, che ha rappresentato per oltre mezzo secolo una sorta di oasi dove non essere in solitudine nell’affrontare la propria salute e la decisione di avere o meno un figlio.
Dal 1974, dal momento in cui Pinetta Teodori e un gruppo di donne determinate crearono il consultorio, sino al 2014 furono oltre 24 mila le cartelle ginecologiche registrate. Negli ultimi dieci anni, il lavoro svolto è stato comunque enorme, con la compilazione di quasi 10 mila cartelle cliniche.
«La media attuale vede 30 cartelle al giorno» spiega Tiziana Antonucci, evidenziando che tuttavia sono state tante quelle non censite, a partire dai casi in cui erano coinvolte adolescenti. «Dal 1990 le porte si sono aperte anche agli uomini, dando vita al servizio andrologico e ecografico» aggiunge la presidente, rivelando che da allora sono state 7200 le presenze maschili e che a rivolgersi all’Aied sono da sempre prevalentemente donne ascolane o dal vicino Abruzzo.
«Il trenta per cento è rappresentato dalle straniere, che appaiono di nazionalità diverse» prosegue in merito alla nazionalità di chi sceglie l’Aied, evidenziando l’alto numero di coloro che provengono dall’Est europeo e ricordando che viene assistito anche chi non può pagare il servizio.
«Io sono stata una delle prime, da giovanissima, a rivolgermi a Pinetta negli anni settanta: lei ci permetteva di rivelare quello che non avremmo mai potuto dire alle nostre madri» ha dichiarato Gabriella Mazzocchi, all’incontro di presentazione della tavola rotonda, accanto all’ostetrica dell’Aied, Rebecca Di Martino. Il programma dell’evento prevede, oltre all’intervento di Tiziana Antonucci e di Gabriella Mazzocchi, anche quello di Laura Olimpi, del figlio di Pinetta, Marco Saladini e della consigliera comunale Marta Luzi.
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