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Emergenza senzatetto tra San Benedetto e Grottammare

GROTTAMMARE - Un lettore ci segnala la situazione di forte difficoltà di un uomo che da mesi vive abbandonato sulla foce del Tesino. Un caso che, con l'arrivo dell'inverno, si aggiunge ad altri da noi segnalati e fa riflettere
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Fiume Tesino, uomo dorme abbandonato vicino alla foce

 

di Pier Paolo Flammini

 

Si avvicina l’inverno, le temperature si fanno autunnali, seppur ancora miti, e il problema dei senzatetto in Riviera, più volte segnalato di recente da Cronache Picene, si fa più pesante. Abbiamo evidenziato già dalla scorsa estate la situazione nell’area del Giardino di Zio Marcello, all’ex Camping di San Benedetto, di recente occupato da un senzatetto con un accampamento di fortuna in prossimità del manufatto occupato, fino a pochi anni fa, dall’Associazione Albergatori. Stessa cosa avviene nel piccolo riparo fornito dall’entrata dell’ex Cinema delle Palme, in pieno centro. Ma un’altra situazione di abbandono si rileva alla ex Bambinopoli, con un uomo che dorme all’interno del piccolo chiosco utilizzato in passato come bar-gelateria e adesso interdetto formalmente all’ingresso con una cancellata in parte, tuttavia, abbattuta.

 

Diamo quindi conto della segnalazione di un nostro lettore che ci mette a conoscenza di una condizione di forte degrado che si protrae da mesi in prossimità della foce del Tesino, a Grottammare. Si tratta di un cittadino di origine africana che si trova in zona dallo scorso mese di marzo: Con l’arrivo del freddo ha iniziato a passare le notti altrove, (qualcuno dice alla stazione di San Benedetto del Tronto) ma di giorno torna per fare sempre la solita vita, abbandonato a se stesso, o dorme a terra o si fa il bagno con l’acqua di mare, che in quella zona è quasi sempre torbida ci scrive il lettore.

 

Le difficoltà di questa persona sono evidenti perché si tuffa in mare con una temperatura di 16 gradi 20 minuti prima che faccia notte – continua il lettore – oppure dorme alle 11 del mattino buttato a terra con cielo sereno. Ci sono situazioni in cui, per scaldarsi, accende un fuoco con materiali plastici e quindi tossici. Ho tentato di segnalarlo alle forze dell’ordine ma nessuno è intervenuto.

 

Si spera che le istituzioni riescano a mitigare le difficoltà di questi casi di vita complicati, specialmente a ridosso dei mesi più difficili per chi non ha una dimora sotto la quale proteggersi dal freddo.

Ex Bambinopoli, un uomo trova riparo nell’ex bar-gelateria


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