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Ascoli-Pontedera, l’ex Menichini: «Fa piacere essere ricordato così, Rozzi e Mazzone i veri protagonisti»

CALCIO - In casa bianconera prosegue il silenzio stampa. Il tecnico dei toscani salutato con applausi e cori al termine del match: «Qui mi sono anche spezzato la tibia per fermare un avversario». Sulla partita: «Ci hanno messo in difficoltà nella ripresa, il Picchio ha ancora tanto da dare se trova morale e fiducia»
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di Salvatore Mastropietro

 

Il terzo pareggio di fila non ferma il silenzio stampa in casa Ascoli. Nel post partita a presentarsi davanti ai microfoni è l’allenatore del Pontedera, Leonardo Menichini, salutato con grande affetto dai tifosi al termine della partita considerando i suoi trascorsi da calciatore sotto le Cento Torri (77 presenze dal 1981 al 1985): «Li ho ringraziati in campo, li ringrazio anche ora. Ho fatto quattro anni qui speciali, mi sono spezzato la tibia per fermare un avversario. Fa piacere essere ricordato così, ma i veri protagonisti sono stati Costantino Rozzi e Carletto Mazzone, un grandissimo allenatore e un grande maestro. Una persona speciale, posso testimoniare che ha fatto calcio a grandissimi livelli, tutt’oggi quando ci penso – anche in episodi come la corsa di Brescia-Atalanta – lo considero tra gli immortali».

 

Leonardo Menichini

Il suo commento sulla partita: «L’Ascoli nel secondo tempo ha fatto la partita, noi siamo partiti molto bene all’inizio. Purtroppo la mia squadra sbaglia nelle scelte e nella rifinitura, ma c’è da dare un grande merito all’avversario per la grande ripresa disputata. Dalla panchina loro hanno messo forza e qualità, io credo che verranno fuori se riusciranno a trovare un po’ di tranquillità. Hanno ancora il tempo per essere protagonisti. Noi abbiamo cercato diverse ripartenze, è la loro pressione che ci ha abbassato. Abbiamo una rosa corta, giocano sempre gli stessi e c’è stato un pizzico di stanchezza. Sul gol poi siamo stati sfortunati, ma avevamo avuto fortuna sul palo di Silipo nel primo tempo. Credo che l’Ascoli abbia ancora la possibilità per fare un campionato importante, conosco la rosa e so la passione che c’è qui. In tutti gli ambienti dove si sono vissuti anni di gloria c’è poca pazienza, questa pressione a volte porta i giocatori che non hanno grande personalità a sbagliare qualcosa. Sono convinto però che se prendono morale e fiducia hanno ancora tanto da poter dare».

 

Ancora Menichini sulla prestazione, rispondendo alle domande dei “Giornalisti per un giorno”: «Alla partita do un buon giudizio, penso che la gente si sia anche divertita. Le perdite di tempo del nostro portiere? Voleva far rifiatare i compagni di squadra, ci sta quando sei sotto pressione come siamo stati noi nel secondo tempo. Siamo soddisfatti del pareggio anche se poi quando vai in vantaggio si spera sempre di ottenere il massimo. Questo 1-1 non sposta niente per entrambe le squadre, per noi un punto fuori casa muove comunque la classifica».


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