Un pianista al centro di un palco, le sue note e il fascino dei teatri più rappresentativi della regione. In partenza “Marche in scena”, il nuovo progetto social a cura di Fondazione Marche Cultura, che vedrà il giovane pianista ascolano Alessio Falciani come ambasciatore della musica e della bellezza di alcuni teatri storici marchigiani. Ne hanno parlato oggi ai microfoni di Radio Fm 1 l’artista e il presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini.
«Abbiamo lanciato diversi progetti sui social, con l’obiettivo di fare promozione culturale – spiega Agostini – L’ultima in ordine di tempo è stata la rubrica Mirabilia con il professor Rodolfo Bersaglia, prima ancora M-Arké, sull’archeologia, con l’antropologo Giacomo Recchioni, e ancora Cesare Catà con Marchetelling, senza dimenticare la nostra prima ambassador culturale, la giovanissima Valeria Scatasta con i suoi appuntamenti dedicati ai libri. Ma si muovono tante altre cose, lo scorso fine settimana eravamo a Villa Blanc a Roma, sede della Luiss, per un bellissimo progetto con la comunità di Montefiore dell’Aso».
Alessio Falciani, 22 anni, ha iniziato a studiare pianoforte alle scuole medie. «Ho cominciato tardi rispetto a molti colleghi – racconta il pianista – Da bambino non ero incuriosito dalla musica e non avevo un pianoforte in casa, è stata mia madre ad iscrivermi ad un corso, poi mi è stata comprata una tastiera e da lì non mi sono più fermato. Ora studio da 5 anni al Conservatorio Rossini di Pesaro, è un grande privilegio ed una responsabilità partecipare a questo progetto di divulgazione culturale».
«Valorizzare i giovani, o trovare relatori in grado di parlare alle giovani generazioni, è la nostra mission – continua il presidente della Fondazione – Proprio grazie ai vari progetti avviati sui canali social Alessio ha scoperto il nostro lavoro ed è nata questa collaborazione. Abbiamo pensato di farlo suonare nei 5 teatri dei capoluoghi di provincia delle Marche, ambientazioni suggestive ed iconiche. Siamo convinti che questo nuovo format appassionerà i più giovani e non solo. Numeri alla mano, le visualizzazioni dei nostri contenuti crescono continuamente e i brani del nostro pianista raggiungeranno centinaia di migliaia di persone. Questi sono i giovani che ci piacciono e che cerchiamo di valorizzare».
«Cerco di trovare 3-4 ore al giorno per lo studio – spiega Falciani – ma molto dipende dai vari impegni, dagli spostamenti, dall’eventuale preparazione di concorsi o esibizioni. A volte manca il tempo, a volte c’è bisogno di aumentare il minutaggio, bisogna trovare gli equilibri giusti. A breve parteciperò ad un progetto europeo. Ho vinto il primo premio a un concorso internazionale che mi ha dato l’opportunità di suonare a Budapest al Museo Franz Liszt, davvero un onore ed un’emozione».
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