La chiusura del ponte sull’Ancaranese, con le ben note ripercussioni sulla viabilità locale, fa ancora parlare di sé.
A intervenire sulla vicenda, in questo caso, è il gruppo consiliare di opposizione “Democraticamente insieme” di Colli, uno dei comuni inevitabilmente più colpiti dall’impossibilità di circolare sul Tronto in direzione nord.
La chiusura del ponte in muratura, infatti, costringe giornalmente migliaia di residenti e lavoratori a spostarsi sulla Salaria nel tratto che collega Castel di Lama a Spinetoli, con un aumento di volumi di traffico che ha spinto il sindaco Andrea Cardilli a valutare l’ipotesi di una chiusura stradale ai mezzi pesanti all’altezza della Salaria per limitare le emissioni inquinanti di auto, furgoni e camion che transitano da quelle parti.
«Siamo finalmente soddisfatti che il sindaco si sia accorto della necessità di verifica ambientale per il nostro Comune – affermano i rappresentanti di “Democraticamente insieme” – ma non vorremmo che lo faccia solo ora per mero populismo, volto a guadagnare visibilità per presunte velleità personali.
Sono decenni che i cittadini di Colli convivono con emissioni di fumi e odori che intaccano la qualità dell’aria e causano continui problemi alle salute pubblica».
La preoccupazione, in questo caso, è rivolta all’attività di un’azienda della zona, nel timore che le lavorazioni svolte possano produrre effetti negativi per la salute pubblica.
«Già in un rapporto dell’Arpam emergevano dati preoccupanti – proseguono – Nei periodi 1995-1999 e 1996-2003, Colli ha registrato un numero di casi di leucemia ben al di sopra della media nazionale (10-15 casi su 100.000 abitanti in Italia, contro i 120-233 casi su 100.000 abitanti a Colli), oltre a una mortalità superiore alla media regionale tra i residenti di Colli e Spinetoli.
Ci fa piacere che si parli di tutela ambientale legata all’inquinamento della Salaria, ma ci chiediamo perché il sindaco lo faccia solo ora per il transito di mezzi pesanti e perché non abbia mai affrontato con la stessa determinazione questa problematica, che continua a minare la salute e il benessere dei nostri concittadini.
La situazione permane immutata da decenni, nonostante venga rispolverata solo in coincidenza delle campagne elettorali, lasciando le segnalazioni e i disagi della popolazione inascoltati».
Per queste ragioni, l’opposizione richiede un intervento da parte delle autorità competenti per attivare controlli e individuare soluzioni non solo nel caso della Salaria, ma anche per valutare l’impatto e l’entità dei rischi connessi alle imprese attive nel territorio comunale.
«È tempo che questo problema venga affrontato con la serietà e l’urgenza che merita, e che la tutela della salute pubblica diventi una priorità reale e costante, senza ulteriori ritardi o gesti di facciata».
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