di Filippo Ferretti
La sua famiglia l’aveva più volte portata, nell’arco di un decennio, ad abitare fuori da Ascoli, tra Roma e San Benedetto, ma il richiamo delle origini, nel luogo in cui è nata e ha vissuto gli anni più belli alla fine è stato più forte, rientrando nel territorio in cui tutto parla di suo padre.
E’ Sabrina Mazzone, primogenita dell’indimenticato Carletto, colui che portò la squadra calcistica dell’Ascoli nella gloria, che ha deciso di tornare dove è cresciuta, dove tutto era iniziato non solo a livello affettivo ma anche lavorativo, quando nel 1988 aveva cominciato a dare libero sfogo alla sua inesauribile passione e creatività, creando un brand di moda affiancato ad un negozio che ha fatto epoca per anni: “Su di te”, ubicato in corso Mazzini.
E in quegli stessi locali, al civico 102, dopo aver registrato il suo marchio nel 2016, Kuhva, che Sabrina Mazzone sabato 16 novembre tornerà ad essere operativa nella sua città natale, affiancando in questo modo il punto vendita inaugurato nel 2018 a San Benedetto con quello storico di Ascoli.
Estroversa, fantasiosa, dinamica, piena di comunicativa e di idee, Sabrina Mazzone ha fatto dell’unicità e dell’originalità della sua linea di abbigliamento e di accessori il suo tratto distintivo. Una linea che va dai pullover alle maglie artigianali, dai coprispalle ai cappotti sino ai famosi pantaloni, recentemente indossati anche da Ilary Blasi. La talentuosa ascolana, con i suoi capi, negli anni è riuscita a esportare il suo brand in tutto il territorio nazionale, a partire dai più prestigiosi negozi della Capitale.
Alcuni mesi fa, in occasione del compleanno di sua figlia, l’ex consorte di Francesco Totti è stata immortalata in un reportage fotografico da un settimanale di spettacolo e gossip con addosso abiti Kuhva firmati da Sabrina Mazzone.
«Mi ha reso molto felice che Ilary Blasi abbia scelto le mie creazioni, che hanno anche il vantaggio di essere realizzate in pochi pezzi: una unicità che dà molta soddisfazione presso chi acquista» confessa l’imprenditrice e creatrice di fashion, che con la sua clientela ha basato un rapporto di grande fiducia, attraverso soluzioni sempre nuove, reinventando tailleur e abiti, giocando con fantasie, colori e materiali.
«Nel negozio ascolano mi aiuterà mia figlia Vanessa, che mi ha già reso nonna due volte» spiega Sabrina Mazzone, che motiva il suo rientro in città come una scelta d’amore, un atto dovuto, riportando a casa un brand che è molto debitore ad Ascoli, la cui amministrazione oggi tuttavia richiede tempo e tanto impegno. Un marchio che è il risultato di ricerca e sperimentazione e che ha dato visibilità e riconoscibilità alla designer di moda, permettendole di anticipare le tendenze del mercato con prodotti apprezzatissimi e dai risultati eccellenti, realizzati con tessuti italiani e nuovi materiali.
«Si tratta di un autentico ritorno alle origini e non vedo l’ora» conclude a proposito dalla riapertura dell’attività ascolana, certa che ne sarebbe felice il suo amatissimo e speciale genitore, scomparso l’anno scorso.
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