Venerdì pomeriggio, 15 novembre, a Capodacqua, frazione di Arquata, sono state riconsegnate alla comunità le chiavi del Tempietto Ottagonale della Madonna del Sole, gravemente danneggiato dal terremoto del 2016. Questo evento, ricco di emozione, segna una tappa fondamentale per il territorio, grazie alla solidarietà che ha coinvolto il FAI, promotore della ricostruzione, e la ditta Piacenti di Prato, che ha eseguito l’importante intervento di restauro.
Il sindaco di Arquata, Michele Franchi, ha sottolineato «l’importanza del momento per la comunità, profondamente legata a questo luogo di culto, definito un simbolo di speranza e rinascita. Dopo otto anni di impegno, la riapertura ufficiale – ha annunciato – è prevista per la prossima primavera, con una cerimonia alla quale parteciperanno tutte le istituzioni coinvolte, compreso il commissario alla ricostruzione Guido Castelli e il Ministero».
I lavori, realizzati grazie alle donazioni raccolte dal FAI, hanno visto una grande partecipazione della popolazione locale, che ha seguito costantemente il cantiere. Durante la cerimonia di consegna, don Umberto Puglia e don Benito Masci, molto legati alla comunità, hanno celebrato una messa.
All’importante e significativa cerimonia ha preso parte anche Alessandra Stipa, presidente regionale del FAI, il cui ruolo nel recupero del tempio è stato assolutamente decisivo, fin dalle settimane successive al terribile sisma, come anche della Soprintendenza.
Berardina Di Cesare, capodacquara impegnata nella rinascita del paese, ha espresso «grande gioia nel rivedere il tempietto riportato al suo splendore, nonostante le difficoltà logistiche affrontate dalla ditta Piacenti. L’opera – conclude – rappresenta un segnale tangibile della ripartenza per un territorio che sta finalmente vedendo i primi passi verso il futuro».
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