di Luca Capponi
Simona, in quello che faceva, ci credeva veramente. Cosa rarissima, in una contemporaneità dominata dal calcolo. La sua dedizione verso la lingua italiana e la storia, che insegnava con passione all’istituto “Fermi Sacconi CPIA”, resta ancora oggi un faro nel buio. Uno scoglio a cui aggrapparsi. La sua determinazione, a ricordarla, non può non commuovere. Anche perché ha saputo passare sopra a tantissime difficoltà.
La professoressa Simona Quero se ne è andata a 47 anni, lo scorso marzo, dopo avere combattuto strenuamente contro la malattia. Ha lasciato un vuoto incolmabile, soprattutto in chi spera ancora nelle brave persone. In chi difende l’uso di una virgola o un’acca posizionata al posto giusto. Nell’educazione e nella dignità. Anche per questo la sua famiglia, con in testa il marito Claudio ed i due figli Francesca e Davide, vuole tenerne vivo il ricordo attraverso ciò che amava di più. Poesia, romanzi, racconti, fiabe, fotografie, prodotti audiovisivi. E amore.
Ecco dunque un premio che onora la sua memoria, indetto insieme al dirigente, ai docenti e a tutto il personale scolastico del “Fermi Sacconi“. Il nome di Simona e tutto quello per cui si applicava continuerà a vivere con lei. Negli scritti dei giovani.
«Simona era un esempio di passione per l’insegnamento volto a far emergere il talento di ogni allievo con inesauribile gioia e profonda fiducia – scrivono i familiari –. Il concorso si propone di sensibilizzare gli studenti e le studentesse su argomenti inerenti il sociale, assumendo una forte valenza formativa, utile a riflettere sull’importanza del proprio percorso personale oltre che scolastico, che li condurrà al mondo del lavoro, alla loro realizzazione e al loro benessere emotivo, psicofisico e sociale».
Il bando della prima edizione, rivolto agli studenti della sua scuola, verterà sul tema, attualissimo, “L’amore non possiede, né vuole essere posseduto”, concetto espresso dal poeta e scrittore libanese Khalil Gibran. Partecipazione gratuita e possibilità di cimentarsi nelle due sezioni. Narrativa/poesia/saggistica: poesie, epigrammi, romanzi, racconti, fiabe, testi di memorialistica, biografie, libri per bambini e ragazzi, testi per il teatro, soggetti cinematografici, aforismi, testi giornalistici, opere autobiografiche, opere a carattere scientifico o divulgativo. Sezione multimediale: presentazioni, composizioni di immagini e/o testo e/o musica, reportage fotografico, materiale audiovisivo.
Il premio, per i primi classificati nelle due sezioni, è di 250 euro, assegnati a insindacabile giudizio della giuria. Ma, questo, alla fin fine, non conta nulla. Quello che conta è il sorriso di Simona. La sua felicità nel sapere che ciò in cui ha creduto non andrà mai perso.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati