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Arte Laguna Prize di Venezia: l’ascolano Giuliano Cipollini tra i finalisti

ARTE - L'ex insegnante è tra i protagonisti della mostra che sarà all'Arsenale della città lagunare fino al prossimo 8 dicembre. Protagoniste, alcune opere di arte urbana realizzate in via delle Stelle
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Giuliano Cipollini davanti alle sue opere esposte a Venezia

 

di Elena Minucci

 

Una via delle Stelle mai vista. Un vero e proprio esempio di arte urbana “sulle tracce del Medioevo”: un’emozionante lettura della città antica per riscoprire le sue reali dimensioni e fisicità. Questa l’opera realizzata dall’artista ascolano Giuliano Cipollini, finalista della 18esima edizione dell’Arte Laguna Prize di Venezia, mostra internazionale in programma dal 16 novembre fino all’8 dicembre all’Arsenale della città lagunare.

 

Un’opera di Cipollini in via delle Stelle

 

Sono 200 le opere selezionate fra le 2.000 provenienti da tutto il mondo, 4.000 metri quadrati di esposizioni per un vero e proprio viaggio nell’arte contemporanea. E tra i tanti artisti, scopriamo con piacere la presenza di Cipollini, artista ed ex insegnante.

 

«Vivere in una città antica comporta una continua interazione con il passato, con lo spirito del luogo che ci avvolge e ci conduce nelle pieghe del tempo  – afferma Cipollini -. Muoversi fra le “rue” medievali, permette di ascoltare dalle pietre stesse, voci e racconti di gente antica che, inaspettatamente, si rivela molto vicina a noi: siamo noi. La tecnica del “frottage” è sembrata ideale per una resa forte, intima e meravigliosamente ludica di questa dimensione. Spendendo il colore con le mani, accarezzando le pietre in rilievo e calcando negli interstizi di mura e acciottolato, si entra nelle fessure delle pietre e della storia».

 

«Non c’è riduzione pittorica o fotografica, nessuna manipolazionecontinua -. Anche il marcare con nastro cartaceo gli ingressi medioevali, oltre il gusto di isolare e confrontare tessiture murarie diverse, sembra mostrare una possibile riapertura, un desiderio di incontro e dialogo al di là dei varchi murati ormai da secoli. Conoscere per riconoscersi, per costruire un bagaglio emotivo e culturale da scambiare attraverso l’arte, con i portatori di altre storie. La grande opportunità esclusiva della vera arte contemporanea».

 

Protagoniste alcune opere di arte urbana realizzate in via delle Stelle anche conosciuta come “Rrete li mierghie”, un luogo molto amato da Cipollini, dove spesso si sono svolte esposizioni come la “Marguttiana” a cura dell’associazione Artemista e la “Lunghiana” organizzata da Enzo Morganti e in questi giorni al centro di accese discussioni riguardanti gli interventi di riqualificazione (leggi qui).

 


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